Un dipinto raffigurante la Madonna consegnato nelle mani di suor Cornelia
di Maria Scorpiniti
CARIATI – L’artista cariatese Enzo Labonia, in pellegrinaggio nei giorni scorsi a Medjugorje, ha voluto rendere omaggio alla Vergine con un dipinto su tela raffigurante, appunto, la Madonna che in quel luogo sperduto della Bosnia-Erzegovina sarebbe apparsa ai veggenti sin dal 1981. La consegna dell’opera è avvenuta nelle mani di Suor Cornelia, la missionaria che proprio a Medjugorje ha fondato la Casa di accoglienza per orfani, vedove di guerre, disabili, denominata “Sorelle missionarie delle famiglie ferite”, oggi punto di riferimento per bisognosi e fedeli.
«Il mio – ha affermato Labonia – vuole essere un atto di devozione verso la Regina della Pace e, nello stesso tempo, un riconoscimento alla grande opera caritatevole che suor Cornelia svolge al servizio degli ultimi». La semplice e commovente cerimonia si è svolta nel corso della messa celebrata a Medjugorje da don George Viju, parroco della chiesa Cristo Re di Cariati, che ha accompagnato spiritualmente il nutrito gruppo di pellegrini nel viaggio organizzato dalla Travelbuy di Rossella Seccia.
L’artista cariatese Enzo Labonia, in questi ultimi anni, si sta facendo apprezzare sempre più dal pubblico e dalla critica per le esposizioni delle sue opere dai colori decisi, che ascrivono la sua pittura allo stile naïf, uno stile spontaneo proprio degli artisti autodidatti che dipingono ciò che sentono con tecniche diverse. Nei suoi quadri, colpisce la luce con cui illumina i paesaggi mediterranei, quelli delle isole greche e quelli a lui noti, come il mare e il centro storico di Cariati, con le sue torri e i palazzi antichi, e l’equilibrio di proporzioni e forme. Uno stile unico, apprezzato nelle diverse rassegne cui ha partecipato. L’ultima, questa estate, presso il Museo di Palazzo Chiriaci. Due opere di Enzo Labonia, dedicate a Cariati, sono esposte rispettivamente presso lo Stadt Museum di Fellbach e il Consolato di Stoccarda, un’area della Germania dov’è forte la presenza di concittadini emigrati.