Calabria ancora una volta discarica d’Italia. Due arresti e un sequestro
di Maria Scorpiniti
Una presunta “attività organizzata per il traffico di rifiuti“ è stata scoperta a Corigliano Rossano a seguito di una denuncia presentata presso i Carabinieri Forestale di Cosenza e dopo un’accurata attività di indagine da parte del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cosenza, col riscontro documentale e con le classiche attività di pedinamento.
E sono proprio fonti dei Carabinieri forestali a informare in merito al contesto in cui il reato è maturato: “A fronte di un’autorizzazione che consentiva di trattare fanghi industriali per la produzione di laterizi, la presunta attività di traffico illecito di rifiuti sarebbe avvenuta smaltendo, illecitamente, ingenti quantitativi di fanghi industriali nei terreni circostanti lo stabilimento, realizzando di fatto, un’enorme discarica di rifiuti speciali rappresentati da fanghi di origine industriale provenienti da attività di depurazione”.
Ma quello che è ancora più grave è il fatto che sui terreni di pertinenza dell’azienda “sarebbero stati accumulati 18.884 tonnellate di fanghi di origine industriale, provenienti da aziende con sede nelle regioni Campania, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia, scaricando n. 623 cassoni colmi di fanghi per un totale di 491 trasporti”. E come se non bastasse, i fanghi in arrivo sarebbero anche “privi delle caratteristiche chimico-fisiche imposte dalla normativa tecnica e di odore sgradevole, anziché essere trattati per ottenere dal materiale conferito la Ecoargilla, erano mescolati direttamente con altri fanghi precedentemente conferiti e con minimi quantitativi di argilla, e quindi smaltiti sui terreni a fondo naturale dell’azienda”.
C’è n’era abbastanza, per i giudici, da far scattare un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di due soggetti per il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, riguardante in particolare il territorio di Corigliano-Rossano. Oggi, 28 ottobre 2022, i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Contestualmente, nei confronti di una società operante nella produzione di laterizi, con sede nell’area urbana di Corigliano-Rossano, è stato eseguito il sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale.
“Gli esiti della complessa attività di indagine – spiegano in una nota i Carabinieri Forestali di Cosenza – hanno delineato (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) la gravità indiziaria circa la presunta attività organizzata per il traffico di rifiuti” e che “l’ingente quantitativo di rifiuti smaltito ha determinato una modifica della morfologia creando importanti rialzi”. I carabinieri, infine, sottolineano che “le attività investigative hanno permesso di stimare un incasso superiore al milione di euro annuo per il conferimento dei fanghi e che il procedimento per l’ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari”.