La magia del centro storico ha fatto da sfondo alla seconda edizione di “Benvenuti a Betlemme”
CARIATI – La nascita di Gesù diventa rappresentazione scenica, con uno scenario magico, affascinante e suggestivo qual è il centro storico di Cariati. Nell’ambito delle celebrazioni natalizie della parrocchia concattedrale San Michele Arcangelo, oltre alle consuete funzioni religiose, è stata allestita la seconda edizione del Presepe Vivente dal tema “Benvenuti a Betlemme”, che non solo ha attirato nel borgo antico migliaia di persone nel giorno di Natale, ma ha suscitato nei visitatori un’ulteriore occasione per riflettere sul vero significato della festa e sul mistero dell’incarnazione che ha cambiato la storia dell’umanità.
Dopo il successo della prima edizione, l’arciprete della Cattedrale, don Gino Esposito, ha pensato di ripetere l’evento apportando delle novità. Intanto i figuranti, raddoppiati in numero (da 40 ad 89), poi l’inserimento dei bambini nelle vesti di pastorelli e, ancora, le scenografie più curate lungo il percorso attraverso nuovi rioni del borgo medievale. Come apertura, altra novità, l’annuncio della nascita di Gesù dato da un banditore sul sagrato della cattedrale, e la grotta della Natività posta all’inizio del presepe, con le musiche di sottofondo che, in filodiffusione, hanno accompagnato i visitatori; infine i versi a tema dei grandi poeti declamati sul torrione Spezzeria dai giovani dell’associazione PoeMare.
Anche in questa seconda edizione, molti quadri richiamavano fedelmente la Palestina ai tempi di Gesù e gli aspetti identitari locali, tra cui i pescatori intenti a raccogliere le reti, il vasaio all’opera mentre modella i vasi, le ricamatrici, l’osteria, le antiche botteghe del fabbro, del falegname, del fornaio, del cestaio, infine i pastori con il loro gregge e il casaro. Tutte le coreografie sono state curate alla perfezione da Maria Elena Ciccopiedi. L’evento religioso, patrocinato dall’Amministrazione comunale di Cariati, ha impegnato nelle settimane precedenti molti volontari e maestranze che, coordinati da don Gino, si sono impegnati a predisporre ogni cosa, senza risparmiarsi in nulla. Al termine, il sacerdote ha espresso la sua soddisfazione per la grande affluenza di pubblico, ma anche per il clima di raccoglimento che si è venuto a creare e che ha fatto rivivere ancora più intensamente il mistero del Dio fatto uomo.
MARIA SCORPINITI
(foto Maria Scorpiniti e Leonardo Ippolito)