Concerto di Euphonia nel Palateatro comunale. Il cantautore cariatese: “La contaminazione di generi musicali diversi per abbattere steccati sociali e barriere tra popoli”
(da “Il Quotidiano del Sud” 09.01.2023)
CROSIA – Successo di pubblico, il 3 gennaio scorso, presso il Palateatro Carrisi di Mirto per il XIII Concerto di Capodanno organizzato dall’Orchestra di Fiati “Ing. Franco Rizzo” – Città di Crosia, diretta dal maestro Salvatore Mazzei, con la partecipazione della Corale dell’Accademia “Euphonia” di Mirto Crosia guidata dal maestro Giuseppe Fusaro. La manifestazione, condotta dalla dottoressa Adele Riganello, ha visto anche l’esibizione del maestro Ferruccio Messinese, pianista, compositore e direttore d’orchestra, nonché docente del Conservatorio di Vibo Valentia, e ha avuto uno scopo benefico: i contributi volontari raccolti, infatti, sono stati devoluti all’Asit (Associazione sud Italia trapiantati) di Cosenza.
Ospite d’onore, il medico – musicista cariatese Cataldo Perri, virtuoso della chitarra battente che, nel corso della serata, si è esibito per la prima volta con l’Orchestra di Fiati. «Un’utile contaminazione – ha affermato Perri – fra l’orchestra diretta dal maestro Mazzei e la mia chitarra battente che si è esaltata nella nuova versione orchestrale della Tarantella di Cariati. Una serata memorabile – ha sottolineato – con una sala stracolma di spettatori felici di ascoltare per la prima volta il suono della nostra nobile tradizione misto a quello della prestigiosa banda di fiati. Nell’arte in generale e nella musica in particolare, operazioni del genere sono quanto mai opportune ».
Secondo Perri, che è anche cantautore e scrittore, il concerto ha richiamato la metafora della vita, facendo incontrare due mondi apparentemente lontani per creare nuovi suoni, in un arricchimento reciproco capace di abbattere pregiudizi, steccati sociali e barriere fra i popoli. «Le radici segnano l’identità culturale – ha spiegato Cataldo Perri – ma non devono essere un pretesto per escludere l’altro. Piuttosto devono essere annaffiate sempre con l’acqua della dignità e del rispetto verso il prossimo. Solo così ci si arricchisce reciprocamente, non esistono generi musicali a compartimento stagno, né musica di serie A e di serie B, solo cattiva musica e buona musica».
Per questa sperimentazione inedita, Perri ha ringraziato Mazzei, i maestri Messinese e Giuseppe Blefari per gli arrangiamenti, Fusaro per la direzione del coro, infine i giovani attori della scuola di recitazione Maros. E ricordando altre esperienze memorabili, ha affermato: «Il 16 settembre 2001 al Rendano di Cosenza andò in scena la mia opera di teatro e musica Bastimenti. Per la prima volta in assoluto veniva chiamato a collaborare un organico misto di musicisti provenienti da differenti esperienze: la Philarmonia Mediterranea, il chitarrista Armando Corsi, Mario Arcari ai fiati, Beppe Quirici al basso (già collaboratori di De Andrè e Ivano Fossati). Io e l’ensemble Agorà agli strumenti della nostra tradizione: zampogna, pipita, lira calabra, chitarra battente. Ogni musicista, in uno scambio reciproco, prestò la sua arte per creare un amalgama sonoro del tutto originale. E poi a settembre 2019, Plaza de Mayo di Buenos Aires fu pervasa dai suoni e dai ritmi sanguigni de Lo Squintetto, miscelati con quelli di un meraviglioso ensemble di musicisti argentini diretti dal maestro Pirotti. E ancora in Brasile, con l’esperienza esaltante della mia chitarra battente a duettare con un gruppo di musicisti brasiliani».
Il concerto del 3 gennaio scorso è stato patrocinato dall’Amministrazione comunale di Crosia ed ha inaugurato la stagione concertistica “Euphonia music festival” dell’Accademia Euphonia, in partnership con Ama Calabria.
MARIA SCORPINITI (foto Zicarelli Comunicazione)
