Sul futuro della struttura il consigliere regionale pentastellato assicura massima attenzione
(di Maria Scorpiniti da “Il Quotidiano del Sud” 10 gennaio 2023)
CARIATI – Sono dei passi molto lenti, quelli che si continuano a registrare all’interno dell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati, che però fanno sperare in un futuro migliore per tutto il Basso Jonio Cosentino. Piccoli risultati che Davide Tavernise, capogruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio Regionale della Calabria, ha voluto toccare con mano. Ieri mattina, 9 gennaio, ha effettuato un sopralluogo di verifica all’interno del presidio sanitario, soffermandosi ad ascoltare il personale per conoscere tutte le criticità che affronta nel lavoro quotidiano.
In attesa che il “Cosentino” abbia una destinazione diversa da quella attuale (da Capt ad Ospedale di Zona Disagiata), per come prevede il Piano Operativo approvato dal tavolo Adduce il mese scorso, e che finalmente riaprano il Pronto Soccorso e i posti letto di Medicina, con l’azione dei Comitati Uniti e della politica si sta cercando implementare i servizi esistenti con personale e strumenti adeguati, per far fronte all’attività ambulatoriale ordinaria e supportare il Punto di Primo Intervento allocato al piano terra della struttura. Tutto questo anche in vista della riapertura che, secondo il presidente della Calabria Roberto Occhiuto e dello stesso Tavernise, sembra ormai cosa fatta.
Il sopralluogo di ieri si inserisce in questo quadro, di verifica dello stato delle cose. È infatti noto a tutti l’impegno di Davide Tavernise, sin dal suo insediamento, per restituire l’ospedale alla comunità e nel sollecitare i vertici Asp ad intervenire sulla carenza di personale, riuscendo ad ottenere, in alcuni casi, soluzioni. «Dopo un anno di solleciti, finalmente i primi tangibili risultati – ha affermato il capogruppo pentastellato – abbiamo visto gli ecografi nel laboratorio di cardiologia, l’ecografo arrivato nel reparto di radiologia, i lavori propedeutici all’installazione della Tac. Per la prima volta ci sarà una Tac all’ospedale di Cariati, che potrà dare ossigeno allo Spoke di Rossano, dimezzando le liste d’attesa. Tra un mese arriverà il mammografo – ha annunciato – e mi farò portavoce perché vengano adeguati i locali».
Ovviamente, la madre di tutte le battaglie resta la riapertura dell’Ospedale. Anche su questo fronte, il regionale ieri ha rassicurato: «Il Vittorio Cosentino verrà riaperto, è già inserito nel Piano operativo regionale che prevede, tra l’altro, anche la riapertura degli ospedali di Praia a Mare e di Trebisacce come ospedali di zona disagiata».
Un sopralluogo tutto sommato positivo. I lavori di adeguamento dei locali per l’installazione della Tac, partiti in ritardo rispetto alla tabella di marcia (li aveva deliberati e finanziati nell’aprile 2022 l’allora commissario Asp Vincenzo La Regina), procedono a ritmo serrato, ma non mancano altri ostacoli per l’utilizzo dei nuovi ecografi, arrivati prima di Natale e già collaudati. Ad esempio, manca un punto rete nelle stanze che ospitano la strumentazione tecnologica al fine degli adeguati collegamenti, c’è bisogno di una nuova sonda per l’ecografo dell’ambulatorio di Cardiologia e di una stampante per quello di Radiologia. Ogni richiesta va a scontrarsi contro le lungaggini burocratiche di cui la gente, costretta a ricorrere sempre ai privati, non ne può più.
Tavernise è tuttavia ottimista: «Ho visto in diretta l’avanzamento dei lavori propedeutici alla sua riapertura. – ha chiosato – Finalmente, e lo dico con un pizzico di orgoglio, posso annunciare che iniziano ad arrivare i primi risultati concreti di questo primo anno di lavoro passato a combattere le lungaggini della burocrazia e le problematiche tipiche del nostro territorio. Sono in corso i lavori per adeguare le strutture che ospiteranno l’ecografo nell’ambulatorio di Cardiologia, un mammografo e la Tac. Tutte strumentazioni che andranno ad alleggerire le liste d’attesa dell’ospedale di Rossano e che – ha concluso – riusciranno a dare risposte più veloci agli utenti del territorio del Basso Jonio cosentino».