“Le scelte europee non tengono conto della crisi delle aziende, legata alla pandemia e alla guerra”
CARIATI – Nell’ambito dei Seminari che Confagricoltura Cosenza sta portando avanti in tutta la provincia per informare gli agricoltori sulla nuova Politica Agricola Comune (PAC) del prossimo quinquennio, il 13 gennaio scorso si è tenuto a Cariati, presso la sala convegni del Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni, un partecipato incontro. Il tema, lo stesso presentato nei giorni precedenti ad Amendolara e Cosenza, è stato “La riforma della PAC e le nuove regole”.
Ad organizzare l’evento, a livello locale, i responsabili dell’ufficio di zona di Confagricoltura Mirto-Cariati, i dottori commercialisti Giuseppe Parise e Michele Simonetti. I lavori si sono aperti con il saluto del sindaco Filomena Greco, che nel suo intervento ha lodato l’iniziativa a favore di un territorio fortemente vocato all’agricoltura, ribadendo l’importanza di fare sinergia con tutte le istituzioni e gli enti al fine di salvaguardare gli interessi dei territori e delle aziende. Il dottor Parise, in particolare, ha ribadito la vicinanza ai soci della sua Organizzazione, che tutela e rappresenta le imprese agricole e le accompagna ad affrontare al meglio le sfide che la nuova programmazione richiede alle aziende per poter usufruire dei contributi erogati dall’Europa.
Confagricoltura – ha poi aggiunto la presidente di Cosenza, Paola Granata – da oltre un anno è impegnata in tale negoziato, cercando di riportare le esigenze delle imprese al centro del nuovo piano. Purtroppo – ha puntualizzato ancora – le decisioni europee hanno favorito scelte ambientaliste che non tengono conto della produttività e sostenibilità economica delle aziende, come la crisi profonda legata alla pandemia prima e alla guerra dopo avrebbero richiesto.
Per quanto riguarda la relazione principale, questa è stata svolta dal direttore di Confagricoltura Cosenza, Giuseppe Adduci, che con chiarezza e precisione ha illustrato nel dettaglio le nuove opportunità, ma anche i molti e stringenti vincoli che le aziende dovranno rispettare nel prossimo quinquennio 2023/2027.
Il tema ha suscitato nei numerosi intervenuti un interessante dibattito, durante il quale il relatore ha chiarito dubbi e perplessità circa le scelte future da effettuare per poter continuare ad operare al meglio in uno dei settori vitali all’economia del territorio calabrese.
(MARIA SCORPINITI)