Prende sempre più corpo l’ipotesi della matrice dolosa. Papasso (Anci Calabria): “I sindaci chiedono più protezione”
di Maria Scorpiniti (fonte “Il Quotidiano del Sud” 23 gennaio 2023)
CROSIA – Proseguono a pieno ritmo le indagini dei Carabinieri di Crosia, diretti dal comandante Alessandro Greco, volte a verificare le circostanze e i presunti autori dell’incendio divampato tra la notte di venerdì e sabato all’interno della residenza estiva del sindaco Antonio Russo. L’abitazione è situata sul lungomare Centofontane, nella frazione Mirto, e dai primi rilievi sembra che l’incendio sia di natura dolosa. Gli autori dell’atto vandalico sarebbero entrati da una finestra e, coperti dall’oscurità e dal fatto che la zona d’inverno è poco frequentata, avrebbero cosparso gli ambienti di liquido infiammabile e dato fuoco. Le fiamme si sono poi autoestinte, ma hanno annerito le pareti dell’appartamento e distrutto tutto ciò che vi era all’interno.
I Carabinieri della locale Stazione, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Castrovillari guidata dal procuratore Alessandro D’Alessio, hanno posto sotto sequestro l’immobile e avviato le indagini, seguite nei minimi dettagli dal sostituto Procuratore Luca Primicerio. Le forze dell’ordine non tralasciano alcuna pista e intendono far piena luce sulla vicenda. Importante, allo scopo, è la verifica dei fascicoli della Delegazione Comunale per risalire ad eventuali procedimenti che abbiano potuto scatenare una simile reazione. Ricordiamo che cinque anni fa, il Primo cittadino aveva già subito un analogo atto intimidatorio ai danni della medesima residenza, utilizzata dalla famiglia per le vacanze estive.
Intanto, in queste ore, sono moltissimi gli attestati di solidarietà e vicinanza giunti all’indirizzo del sindaco Russo e della sua famiglia. Il gruppo consiliare di maggioranza “Evoluzione” non ha dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio e condanna con fermezza l’atto come “vigliacco e criminale”, che non trova giustificazione. «Non tollereremo azioni violente e illegali nella nostra comunità – affermano da Evoluzione – ci impegniamo a lavorare con le autorità per individuare e punire i responsabili di questo atto. La pace e la sicurezza della nostra città sono valori fondamentali e non permetteremo che vengano minacciati. Esprimiamo solidarietà e vicinanza al Sindaco e alla sua famiglia in questo momento difficile e siamo pronti a supportarli in ogni modo possibile».
Anche il consigliere regionale Pietro Molinaro, presidente della Commissione “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa”, manifesta solidarietà al sindaco di Crosia. «Esprimo la più ferma e dura condanna – scrive Molinaro in una nota – per il grave e vile atto che ha colpito il sindaco Russo. A lui, alla sua famiglia e alla comunità vanno i sentimenti di vicinanza e attiva solidarietà. Quando ci si accanisce sulla casa, vengono colpiti i sentimenti intimi di una intera famiglia. Evidentemente a qualcuno dà fastidio – continua – la capacità del sindaco di coniugare democrazia, rispetto delle regole e capacità amministrativa. Conosco e apprezzo le sue qualità umane e professionali – conclude – e il suo indefesso impegno a servizio delle Istituzioni e dei cittadini».
Analoghi sentimenti di vicinanza arrivano da Giovanni Papasso, presidente f.f. Anci Calabria e sindaco di Cassano All’Ionio. «Un chiaro atto di matrice dolosa – dice – sul quale sta indagando la magistratura insieme alle forze dell’ordine, nelle quali riponiamo massima fiducia. L’Anci Calabria e tutti i sindaci che vi aderiscono esprimono solidarietà e vicinanza. Chi rappresenta le istituzioni è costretto a subire atti vandalici e danneggiamenti; non è il primo caso, chiediamo più protezione e di essere salvaguardati maggiormente». Papasso ricorda che nei primi nove mesi dello scorso anno, si sono registrati 50 casi di intimidazione ad amministratori pubblici, un dato che deve far riflettere e tenere alta l’attenzione. «I sindaci – dice Papasso – rappresentano il primo avamposto dello Stato sui territori, e dove c’è impiego di risorse pubbliche c’è l’interesse del malaffare. Chiediamo a magistratura e forze di polizia – conclude Papasso – di mantenere alto il livello di vigilanza».
Anche Giuseppe Graziano, consigliere regionale dell’Udc, condanna l’atto come deprecabile e afferma: «Ancora una volta siamo di fronte ad un gesto vile che tenta di intimidire le istituzioni democratiche. Non lo consentiremo. All’amico Antonio e alla sua squadra di amministratori esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà, consapevole del ruolo difficile che oggi si trovano a svolgere i sindaci in Calabria».