Evento organizzato dalla locale Chiesa evangelica nella Casa di reclusione dell’area di Rossano insieme ai giovani delle chiese di Crotone e Isola Capo Rizzuto
di Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 18 aprile 2023)
CARIATI – Gioia e commozione per i detenuti della casa di reclusione di Corigliano-Rossano, che la mattina di sabato scorso, 15 aprile, sono stati spettatori dell’evento organizzato della Chiesa evangelica “Assemblee di Dio in Italia” di Cariati con la collaborazione di alcuni giovani delle chiese di Crotone e Isola di Capo Rizzuto. Un momento emozionante, molto apprezzato, caratterizzato da canti cristiani eseguiti in live, dall’ascolto della Bibbia e dalla preghiera. A coordinare il tutto, il giovane pastore della Chiesa evangelica di Cariati, Vincenzo Nicastro, il quale puntualizza che alla base dell’iniziativa c’è l’amore di Dio per questi fratelli e che loro sono stati solo uno strumento per manifestare la vicinanza di Gesù.
A metà del concerto evangelistico nella sala del Teatro, i detenuti hanno potuto ascoltare la predicazione del pastore Nicastro, incentrata sul passo del Vangelo di Luca, capitolo 15 (la parabola della pecora smarrita). È stato, questo, il momento più emozionante in quanto non sono mancate lacrime di gioia, visibili sui volti di alcuni reclusi, segno che la Parola di Dio – come sottolinea lo stesso Nicastro – è arrivata dritta al cuore. Al termine del concerto, si è svolto un momento conviviale con un rinfresco preparato dai membri delle Chiese di Cariati e Rossano, che ha consentito agli ospiti di condividere un po’ di tempo insieme ai detenuti.
Il Pastore evangelico, al termine, ha ringraziato la direttrice della Casa di Reclusione, la dottoressa Maria Luisa Mendicino, nonché gli amministratori civili e militari della struttura che hanno reso possibile l’evento, auspicando di poter organizzare in futuro altri momenti simili. L’iniziativa di intrattenimento, con protagonista la musica cristiana, ha avuto anche una forte valenza sociale perché ha inciso in maniera positiva sul benessere psichico e spirituale dei detenuti che, com’è noto, nello scontare la pena detentiva seguono anche un percorso di rieducazione per il loro futuro reinserimento sociale.