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CARIATI – CONSULTORIO, UN FUTURO INCERTO

Sempre più grave la carenza di personale all’ospedale “Vittorio Cosentino”. Sindacati e Lampare si appellano all’Asp per preservare il servizio

CARIATI – Cresce la preoccupazione di sindacati e movimenti civici per il futuro del Consultorio Familiare pubblico dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, carente da tempo di personale. La situazione sembra destinata a peggiorare a partire dal prossimo mese di giugno, quando l’unico medico ginecologo in servizio, il dottor Giampiero Cretella, andrà in pensione.

«Il problema, ancora una volta, è la carenza di personale – affermano dal movimento Le Lampare – un problema che colpisce tutta Italia, causato dalle politiche dei tagli e dalle privatizzazioni volute dai governi, intenzionati a distruggere i settori più strategici e fondamentali dello Stato come sanità, istruzione, lavoro». Sindacati e Lampare si rivolgono quindi alla Direzione generale e al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, affinché intervengano con urgenza per preservare il Consultorio, un servizio pubblico indispensabile al territorio.

Le criticità dovute ad una carenza non solo di medici, ma anche di ostetriche, infermieri e operatori socio sanitari, erano state già segnalate mesi addietro dal sindacato delle professioni infermieristiche NurSind di Cosenza. Il servizio, infatti, da tempo è tenuto in vita solo da un’ostetrica e un ginecologo, ormai prossimo alla pensione. In mancanza di personale dedicato, si rischia lo stop di un punto di riferimento sanitario importante per le donne immigrate e per quelle in maternità, che si occupa anche di prevenzione e diagnosi dei tumori femminili.

In attesa della dotazione organica sufficiente, NurSind proponeva, nella sua denuncia all’Asp, di consentire al dottore Cretella di rientrare nel proprio ruolo con prestazioni aggiuntive, in base alla Legge regionale n.37 del 2022. In questo modo, il Consultorio potrà continuare a svolgere le sue prestazioni a vantaggio dei cittadini di tutto il comprensorio. Non solo. La legge potrebbe essere estesa ad altri professionisti sanitari in servizio a Cariati, tamponando la gravissima situazione emergenziale dovuta proprio alla carenza di personale.

A Cariati, resta dunque altissima l’attenzione sulla questione sanitaria. Anche questa volta gli attivisti delle Lampare si pongono “in direzione ostinata e contraria” per reclamare la continuità dei servizi esistenti e invocare la riapertura dell’ospedale. Ricordiamo, in proposito, che il presidente della Regione Calabria e commissario della sanità, Roberto Occhiuto, durante il Consiglio Regionale dell’aprile scorso ha ribadito che il “Cosentino” sarà presto reinserito nella rete ospedaliera.

«A Cariati ci stiamo difendendo bene perché non ci fermiamo – affermano dalle Lampare – e questo sta portando risultati concreti importantissimi. Facciamo appello all’Asp di Cosenza e al commissario Occhiuto, perché un ospedale non si apre con una chiave, ma con strumenti e personale. Siamo soddisfatti degli investimenti e della prospettiva – concludono – ma bisogna accelerare, il territorio non ha più tempo!».

(Maria Scorpiniti – “Il Quotidiano del Sud 16 maggio 2023)

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