In “Una persona alla volta”, anche un capitolo sulla vicenda dell’ospedale di Cariati che il fondatore di Emergency voleva riaprire con i suoi medici. Sarà presente Simonetta Gola
CARIATI – Oggi, alle ore 11, presso l’aula magna dell’ITI “Mazzone” di Cariati, si terrà la presentazione di “Una persona alla volta”, l’ultimo libro di Gino Strada, fondatore di Emergency, edito da Feltrinelli. All’incontro culturale, rivolto agli studenti del locale Istituto di Istruzione Superiore, in particolare a quelli delle classi quarte, moderato dalla docente Isabella Cosentino, sarà presente la moglie di Strada, Simonetta Gola, direttrice della Comunicazione di Emergency e curatrice del volume, pubblicato postumo.
“Una persona alla volta” è la narrazione appassionata dei motivi che hanno ispirato Strada nella sua missione umanitaria, ma anche una riflessione sull’abolizione della guerra e sul diritto universale alla salute. Al suo interno, l’impegno e le esperienze che hanno condotto il fondatore di Emergency da giovane chirurgo di Sesto San Giovanni ai Paesi più lontani, per cercare di salvare vite umane e lottare affinché i diritti potessero essere garantiti a tutti, senza privilegi. Come il diritto alla cura, che per Strada deve fondarsi sull’idea di uguaglianza e di umanità, valida in Italia, ma anche in Afghanistan o in Sudan, dove ha operato con i suoi volontari creando ospedali e salvando vite.
All’interno del libro, al capitolo 29, il racconto della vicenda dell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati, che Strada, chiamato a Crotone a dare una mano nel periodo della pandemia, avrebbe voluto riaprire con i suoi medici volontari e i suoi mezzi. Un desiderio rimasto però lettera morta, tanto da fargli affermare con rammarico che è più facile aprire un ospedale a Kabul anziché in Calabria.
Nel corso dell’incontro, i saluti della dirigente scolastica IIS Cariati, Sara Giulia Aiello, e del sindaco Cataldo Minò, poi i contributi di Simonetta Gola, di Luigi Scalise, volontario del gruppo Emergency di Catanzaro, degli attivisti del movimento Le Lampare Basso Jonio cosentino, che hanno portato avanti la mobilitazione per la riapertura dell’Ospedale di Cariati, infine le riflessioni e le domande degli studenti.
Maria Scorpiniti