CARIATI – «Puoi rassicurare i tuoi concittadini: i lavori di adeguamento saranno completati a giugno e per settembre a Cariati aprirà il nuovo Pronto Soccorso». Sono le rassicurazioni, ormai certezze, che nella giornata di lunedì scorso, 29 maggio, il presidente della Regione Calabria e commissario regionale alla sanità Roberto Occhiuto ha dato al nuovo sindaco di Cariati, Cataldo Minò, nel corso dell’incontro presso sede della Regione sulle varie problematiche irrisolte che da tempo attanagliano la cittadina ionica, tra cui la questione sanitaria.
Il sindaco Minò, soddisfatto per quanto dichiarato dal Presidente in merito alla riapertura del Pronto Soccorso, lo ha invitato a Cariati “prendersi i meriti” di tutto ciò che sta facendo, a cominciare dal potenziamento del personale nei servizi attivi (Rsa medicalizzata, reparto Dialisi, ambulatori specialisti, Laboratorio analisi, Punto di Primo intervento, Radiologia), e con l’arrivo di moderni strumenti di diagnostica. Come la Tac di ultima generazione, installata all’interno del reparto Radiologia ed entrata in funzione a pieno regime la settimana scorsa, e i due ecografi, uno per l’ambulatorio di Cardiologia e uno per radiologia. Nel periodo della pandemia, poi, sono stati attivati 20 posti letto post Covid, che ora, in vista della riapertura, possono tornare utili.
Il Governatore, in passato, più di una volta ha affermato la necessità della riapertura dell’ospedale Vittorio Cosentino per dare ai cittadini del Basso Jonio quelle risposte sanitarie negate dal 2010, anno dell’ingiusta chiusura del presidio ospedaliero nonostante fosse tra i più produttivi della regione. Proprio a Cariati, Occhiuto ha ammesso che allora fu un errore chiudere l’ospedale, lasciando un intero territorio di 80 mila persone (in estate 200 mila) scoperto di posti letto e senza un Pronto soccorso per l’emergenza urgenza, annunciando che, se ci fossero state le condizioni, lo avrebbe riaperto. Non dimentichiamo che in tutti questi anni i cittadini hanno pagato a caro prezzo, sulla loro pelle, l’infelice chiusura del nosocomio; una situazione aggravatasi con la pandemia, tanto da indurre Comitati e Movimenti civici ad occupare un’ala della struttura in segno di protesta, una lunga mobilitazione che ha avuto una grande attenzione mediatica e che ha fatto riaprire una partita che sembrava definitivamente chiusa.
Ora, seppur a piccoli passi, l’ospedale di Cariati si sta avviando lentamente verso l’auspicata riapertura. A giorni dovrebbe essere resa nota la modifica del Decreto 64 del commissario Massimo Scura, un atto indispensabile a reinserire definitivamente il Cosentino nella nuova rete ospedaliera regionale, insieme ai presidi di Trebisacce e Praia a Mare. Un destino preannunciato dallo stesso Occhiuto circa un anno fa: «L’ospedale di Cariati sarà riconfigurato come presidio ospedaliero di zona disagiata, in rete con lo spoke di Corigliano Rossano, con il Pronto Soccorso e tutte le specialità mediche e chirurgiche di base». Infine, per quanto riguarda la medicina territoriale, con i fondi del Pnrr è prevista anche la realizzazione di un ospedale di Comunità nella stessa struttura, che arricchirà l’offerta sanitaria e le prestazioni per i cittadini di Cariati e dell’intero territorio».
(Maria Scorpiniti “Il Quotidiano del Sud” 31 maggio 2023)