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CARIATI – INSEDIATO IL PRIMO CONSIGLIO DEL SINDACO MINÒ. NON SONO MANCATI I MOMENTI DI TENSIONE

Polemiche sull’eleggibilità del Primo cittadino, pareri e numeri divergenti sulla questione relativa al dissesto finanziario. Alda Montesanto presidente del Consiglio

CARIATI – Si è insediato ufficialmente, l’1 giugno scorso, il nuovo Consiglio comunale del Comune di Cariati, con a capo il sindaco Cataldo Minò, risultato eletto nelle consultazioni del 14 e 15 maggio. Il clima di festa, dovuto anche alla presenza di un pubblico numeroso all’interno della sala consiliare di Palazzo Venneri, è stato turbato da momenti di tensione registrati sin dal primo punto dell’ordine del giorno, riguardante l’esame delle condizioni di eleggibilità e convalida degli eletti. Un punto che Saverio Greco del gruppo di minoranza “L’Alternativa c’è” avrebbe voluto discutere a porte chiuse, ma la proposta non è passata.

La questione parte da una sentenza della Corte dei Conti del 2021, che ha condannato gli ex amministratori del Comune di Cariati, ritenuti responsabili del dissesto finanziario proclamato nel 2016, a pene pecuniarie e ad alcune interdittive. Si tratta dell’amministrazione a guida Filippo Sero, in cui Minò aveva ricoperto il ruolo di presidente del consiglio. «Se leggete bene la sentenza, non mi è stata applicata alcuna sanzione pecuniaria – ha controbattuto il neo Sindaco alla minoranze – perché in 10 anni non ho mai percepito un euro dal Comune di Cariati». Sulla sua presunta incandidabilità ed eleggibilità, ha replicato: «In base alla normativa vigente, non posso essere incaricato, ma posso concorrere alle cariche elettive ed io sono stato eletto direttamente dal popolo. E poi, al momento della presentazione delle liste, il mio nominativo e quello di tutti i consiglieri è passato al vaglio della commissione elettorale. Sottolineo, inoltre, che non intendo prendere lezioni di moralità da nessuno, la mia storia personale, politica e familiare, parla da sola».

Altri momenti di tensione si sono verificati quando il Sindaco ha sviscerato i numeri del dissesto dichiarato nel 2016. In base a quanto attestato dall’OSL (Organo Straordinario di Liquidazione), questo non ammonta ai 32 milioni di euro sbandierati dall’amministrazione uscente, bensì ad 8 milioni; sono invece quasi 36 i milioni di euro – ha puntualizzato il Minò – i debiti accumulati dal gennaio 2017 al  dicembre 2022, periodo in cui il Comune è stato guidato dal sindaco Filomena Greco.

Sulla vicenda dell’eleggibilità, il consigliere Nunzio Funaro della minoranza Le Lampare ha chiesto maggiore chiarezza «non per ostacolare l’operato dell’amministrazione, ma per garantirne la legittimità; infatti – ha incalzato Funaro – chi non può ricevere incarichi per ricoprire la carica di assessore, può fare il sindaco?». Per Saverio Greco, oggi a governare Cariati c’è chi “con dolo e colpa grave” ha causato il dissesto. «Ci sono pareri contrastanti sulla incandidabilità ed eleggibilità – ha affermato il capogruppo di L’Alternativa c’è – e se è vero che bisogna rispettare la volontà degli elettori, ritengo si tratti di una questione morale e che debba essere un giudice, a questo punto, a dipanare ogni dubbio».

Alla fine, l’insediamento del nuovo consiglio è stato approvato con il soli voti della maggioranza. Questa la sua composizione. Per la lista vincente “Insieme” del sindaco Minò: consiglieri Maria Crescente, Francesco Cicciù, Tommaso Critelli, Valentina Acri Arcuri, Alda Montesanto, Katja Maria Sapia, Antonio Scarnato e Gabriele Alterino. Per la minoranza “L’Alternativa c’è”: Saverio Greco ed Emma Filippelli; per “Le Lampare”: Mimmo Formaro e Nunzio Funaro.

Subito dopo, si è votato per eleggere il Presidente del Consiglio e la scelta è caduta sul consigliere Alda Montesanto; poi si è proceduto con il Giuramento del Sindaco, la nomina della Commissione elettorale comunale e della Commissione per la formazione degli elenchi dei Giudici Popolari.

La Montesanto, nel ringraziare per la fiducia, ha dichiarato: «Da questo momento sarò il presidente di tutti, mi impegnerò ad ascoltare i suggerimenti che vorrete darmi con l’auspicio che questo Consiglio rappresenti la casa della buona politica, che si possa creare un’intesa fatta di buon senso e ragionevolezza, collaborazione e sinergia».

Al termine, distesi finalmente gli animi, Minò ha informato di aver nominato la sua Giunta, composta dagli assessori Maria Crescente (anche vicesindaco), Francesco Cicciù, Tommaso Critelli e Valentina Acri Arcudi; di aver conferito deleghe ai consiglieri della sua lista e altre le assegnerà nei prossimi giorni ai non eletti. Per sé ha trattenuto sanità e protezione civile.

Maria Scorpiniti (Il Quotidiano del Sud – 04 giugno 2023)

 

 

 

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