Il sindacato NurSind e il movimento le Lampare rilanciano: “È necessario indire nuovi concorsi”
CARIATI – Dallo scorso venerdì 16 giugno, presso il Consultorio Familiare pubblico dell’ospedale “Vittorio Cosentino”, sono ripartite le attività sanitarie sospese da qualche settimana a seguito del pensionamento dell’unico ginecologo in servizio. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, guidata dal commissario straordinario Antonello Graziano, ha infatti concesso al dottor Giampiero Cretella di rientrare dalla pensione, maturata dopo aver prestato la sua qualificata attività professionale prima nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale, poi dal 2010, anno della chiusura, nell’importante servizio territoriale.
La situazione della carenza generale di personale e del probabile stop delle prestazioni del Consultorio era stata denunciata, nei mesi scorsi, alla Direzione generale Asp e al commissario Graziano dal sindacato NurSind e dal movimento Le Lampare, proprio per evitare di arrivare alla cancellazione di un servizio pubblico ritenuto indispensabile, carente non solo di medici, ma anche di ostetriche, infermieri, psicologi e operatori socio sanitari. In quell’occasione, era stato chiesto anche di consentire al dottore Cretella di rientrare nel proprio ruolo con prestazioni aggiuntive, in base alla Legge regionale n.37 del 2022, com’è avvenuto per Radiologia e Laboratorio analisi.
Per il movimento Le Lampare, questa buona notizia consentirà al Consultorio di continuare il suo lavoro, nonostante sia ancora sotto organico; bisogna infatti reperire, attraverso l’indizione immediata dei relativi concorsi, un assistente sociale, da qualche mese assente a seguito di pensionamento, un Oss e un infermiere.
Dello stesso avviso è Nicodemo Capalbo, sindacalista NurSind e infermiere 118, il quale da una parte esprime soddisfazione per aver contributo come sindacato a far sì che il Consultorio riprenda la sua attività, ringraziando per questo la Direzione dell’Asp, dall’altra denuncia le tante criticità del servizio 118. Con il rientro del dottore Cretella – afferma infatti – si potrà continuare a seguire le donne in gravidanza e fare attività di prevenzione e screening delle varie patologie tumorali femminili. Il Consultorio di Cariati è un fiore all’occhiello – aggiunge Capalbo – ha sempre funzionato bene, ma questa è una soluzione tampone, bisogna indire i concorsi o gli avvisi pubblici, retribuendo i professionisti con un aumento salariale per le zone disagiate, come è Cariati.
Il Sindacalista denuncia anche le criticità in cui versa l’emergenza – urgenza territoriale 118 ed esprime la sua preoccupazione nell’imminenza della stagione estiva. «Nonostante le rassicurazioni da parte dell’Asp di Cosenza sulla neonata Azienda Zero – afferma – che si occuperà della rete dell’emergenza urgenza 118 di tutta la regione, con capofila le Asp di Cosenza e Catanzaro, e cioè che ci forniranno nuovi mezzi e nuovo personale, ancora oggi gli operatori sanitari si trovano a lavorare con un numero ridotto. Alcuni stanno pensando che l’unica alternativa sia quella di chiedere il trasferimento dal servizio». Un personale sottostimato, dunque, stremato da turni faticosi, che nonostante tutto lavora con spirito di dedizione e grande professionalità nelle postazioni di Cariati, Corigliano – Rossano e di tante altre.
«Spesso ci troviamo ad operare senza la figura medica – continua il rappresentante sindacale – la soluzione più imminente per sopperire a queste mancanze croniche potrebbe essere quella di avere un’automedica nelle gravi patologie tempo-dipendente (infarto ictus, politrauma). Poi bisogna rinforzare il personale sulle autombulanze, occorrono almeno tre soccorritori (autista, infermiere e un altro infermiere o altra figura professionale) per distribuire meglio il carico del lavoro e garantire maggiori possibilità di sopravvivenza dei pazienti». Come nel caso di un infarto, che spesso viene gestito solo da due operatori, i quali devono reperire i presidi elettromedicali e, nel contempo, adoperarsi per le varie fasi rianimatorie.
Ma anche la situazione dei mezzi in dotazione per il soccorso è alquanto critica. Il territorio ionico ha bisogno di autombulanze nuove – rilancia Capalbo – quelle in dotazione sono ormai vecchie, hanno 400 mila km e per la manutenzione, il lavaggio o il cambio olio, devono fare circa 80 km. Succede spesso che questi vecchi mezzi si fermino anche durante i soccorsi. Per quanto riguarda la carenza di autisti, infermieri e medici, il rappresentante sindacale sollecita il reclutamento di figure professionali tramite concorsi pubblici e, nell’immediato, attraverso avvisi per soli titoli che permetterebbero già il giorno dopo di avere il personale necessario. «Ci sono almeno 30 ragazzi – annuncia Nicodemo Capalbo – pronti a subentrare agli autisti già pensionati, la stessa cosa vale per infermieri, Oss e tecnici».
Intanto, per quanto riguarda i lavori di adeguamento del nuovo Pronto Soccorso che dovrebbero iniziare per fine giugno, con consegna e inaugurazione prevista per settembre, il movimento Le Lampare raccomanda all’Asp di non accumulare ritardi. Al presidente Occhiuto, invece, chiede la necessaria modifica del Decreto 64, con il conseguente reinserimento del Vittorio Cosentino nella rete ospedaliera per acuti, che sarebbe già dovuta avvenire entro il maggio scorso. (Maria Scorpiniti)