In attesa della riforma che porterà la Calabria ad avere una rete idrica integrata, i vertici Sorical chiedono la collaborazione dei Comuni
TERRAVECCHIA – Carenza idrica nel periodo estivo, come affrontarla e, soprattutto, quali gli interventi risolutivi di un problema che, negli ultimi anni, sta mettendo in ginocchio due Comuni a vocazione turistica: Cariati e Terravecchia. Sul tema si è svolto nei giorni scorsi a Terravecchia un incontro, moderato dal giornalista Fabio Pugliese, cui hanno preso parte i neo sindaci di Terravecchia Paolo Pignataro e Cariati Cataldo Minò, i quali si sono confrontati con Cataldo Calabretta, presidente di So.Ri.Cal. Spa, la società di risorse idriche clabresi, con Pino Laporta, responsabile d’area di So.Ri.Cal. e Carmelo Condito, responsabile Unità Misura So.Ri.Cal.
Un momento di confronto, utile a comprendere i reali problemi che, ormai da due anni, provocano nei Comuni una carenza idrica nel mese di agosto. La questione, a quanto pare, è complessa. C’è la siccità, calamità naturale che caratterizza l’intero Paese, tant’è che lo scorso 5 maggio si è insediata a Palazzo Chigi la Cabina di regia per la crisi idrica, istituita dal Decreto legge 39/2023 “Siccità” al fine di adottare interventi urgenti connessi al fenomeno. E poi c’è la complessità della rete idrica, con l’impianto di potabilizzazione che serve il comune di Terravecchia e che, in caso di piogge improvvise e intense che intorbidiscono le acque alla sorgente, non riesce a depurare oltre un certo limite; le adduttrici dall’Ipot di Savelli fino a Terravecchia sono obsolete, realizzate oltre 60 anni fa dalla Cassa del Mezzogiorno e spesso presentano disfunzioni. In caso di rotture, i tempi di localizzazione del danno e riparazione possono durare anche tre giorni e, dopo gli interventi, bisogna aspettare qualche altro giorno affinché le pressioni siano tali a determinare il normale spostamento della risorsa idrica. A questo si aggiunge l’errato comportamento umano: in estate non sono pochi quelli che utilizzano l’acqua per irrigare i campi o per l’allevamento, mentre Sorical non può erogare più acqua poiché le adduttrici obsolete non lo consentono.
Non è possibile quindi – secondo Sorical – risolvere il problema, occorrono una serie di interventi e un piano di investimenti per ammodernare impianti e adduttrici. Calabretta e i suoi tecnici hanno chiesto pertanto la collaborazione dei comuni al fine di prevenire, attenuare e risolvere i problemi che si manifesteranno nel periodo estivo. Poi hanno illustrato la riforma che porterà la Calabria ad avere presto una rete idrica integrata, risolutiva del problema. Negli ultimi anni – ha spiegato Calabretta – Sorical è passata dall’essere un ente misto tra pubblico e privato, con quest’ultimo che avrebbe dovuto investire risorse sulla rete, ma non l’ha fatto, ad essere un ente totalmente pubblico. La riforma eliminerà l’attuale sistema della gestione mista (peraltro sanzionato dalla Comunità Europea), e i 404 comuni della Calabria passeranno ad una gestione unica ed integrata della sola Sorical.
«Ciò determinerà la possibilità – ha concluso il presidente Calabretta – di intervenire con investimenti per l’ammodernamento, il miglioramento e il potenziamento della rete, nonché per garantire un servizio più efficiente e trasparente al cittadino».
Al termine del confronto, il sindaco Pignataro ha rimarcato la validità dell’iniziativa, volta a far capire ai numerosi partecipanti le motivazioni che in estate determinano la carenza idrica nel suo comune, certo che nei prossimi anni tra Terravecchia e Sorical ci sarà una collaborazione che porterà alla soluzione definitiva del problema. «Ringrazio il presidente Calabretta – ha concluso Pignataro – per averci aiutato a comprendere la complessità della problematica, ma anche per la capacità di ascolto e di confronto con i cittadini che vivono il disagio e spesso sono disinformati».
(Maria Scorpiniti)