A causa di una rottura, un ingente quantitativo di percolato si sta riversando nel torrente Patìa, affluente del Nicà
SCALA COELI – La discarica per rifiuti speciali non pericolosi di contrada Pipino, nel Comune di Scala Coeli, nella mattinata di oggi è stata posta sotto sequestro dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Corigliano – Rossano. All’arrivo nelle prime ore del mattino, dopo essere stati allertati, presso l’impianto di smaltimento di proprietà di una ditta privata, la Bieco srl, i Carabinieri hanno constatato che un ingente quantitativo di percolato proveniente dalla discarica si stava riversando nel torrente Patia/Cacciadebiti, affluente del fiume Nicà, causando una grave compromissione dei corsi d’acqua.
Dai primi rilievi, per motivi ancora in corso di accertamento, sembrerebbe che la fuoriuscita del rifiuto sia stata causata da una rottura del tubo di aspirazione del percolato che avrebbe dovuto consentire lo stoccaggio in un’apposita vasca, in attesa del definitivo smaltimento. Sul posto, personale e mezzi della società che gestisce il sito stanno operando per garantire la messa in sicurezza di emergenza, mentre sono state allertate nell’immediatezza le autorità competenti.
La Procura della Repubblica di Castrovillari segue con particolare interesse gli sviluppi della vicenda. Il sito è stato sottoposto a sequestro per eseguire tutti gli accertamenti del caso, senza intralciare le operazioni di messa in sicurezza che saranno immediatamente consentite al fine di garantire l’attivazione di quanto necessario per evitare danni ambientali e nel rispetto dell’esigenza, comunque rilevante, di ricostruire la vicenda e accertarne cause ed eventuali responsabilità.
La fuoriuscita dei liquami, in queste ore, sta suscitando grande preoccupazione tra gli agricoltori e gli allevatori che nel territorio della Valle del Nicà coltivano prodotti biologici e allevano le mucche di razza podolica, ma anche tra i sindaci di Cariati e Crucoli che lo ritengono un fatto gravissimo, soprattutto nell’imminenza della stagione estiva. Il Comune di Cariati, da parte sua, ha allertato la Capitaneria di porto e inviato sul posto gli agenti della polizia locale.
Ricordiamo che negli anni i residenti, gli agricoltori, i movimenti ambientalisti, tra cui Le Lampare e Lagambiente Nicà, politici e amministratori locali hanno manifestato netta contrarietà prima all’apertura della discarica e poi all’ampliamento della stessa che, dopo un iter lunghissimo, è stato autorizzato dalla Regione Calabria.
Da più parti si spera, dopo questo episodio, che le Forze dell’ordine accertino le eventuali responsabilità di quanto accaduto e che per il futuro non succeda più nulla che possa mettere a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini di un intero territorio vocato all’agricoltura, alla pesca e al turismo.
Maria Scorpiniti