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SCALA COELI – DISCARICA: “PULIZIA IN CORSO, BASTA ALLARMISMI”

L’intervento della Bieco, gestore della discarica, dopo la fuoriuscita di percolato. Anche i sindaci rassicurano: “Il nostro mare resta balneabile”

SCALA COELI – È già in fase avanzata, e prosegue senza sosta, l’attività di ripristino dello stato dei luoghi nell’area antistante alla discarica Pipino di Scala Coeli. A dichiararlo è la società Bieco, proprietaria dell’impianto, precisando che la fuoriuscita di percolato del 22 giugno scorso è stato un evento eccezionale e imprevedibile, e che sin da subito sono state attuate le procedure previste per la messa in sicurezza di tutta l’area interessata.

La Bieco afferma di essere al lavoro dal primo giorno, con un impegno incessante, per ripristinare lo stato delle cose, nonostante le difficoltà oggettive nel reperimento di impianti disponibili per lo smaltimento dei liquidi, raggiungendo anche impianti extraregionali nelle regioni Sicilia e Campania. In questo, ha ricevuto il massimo supporto dalle autorità preposte, con cui si condivide ogni iniziativa.

Ad oggi, l’impianto risulta perfettamente ripristinato nella sua funzionalità e, anche in occasione del tavolo tecnico tenutosi presso la Cittadella regionale venerdì 6 luglio, la società ha esposto agli organismi competenti soluzioni tecniche complementari per accelerare i tempi della integrale bonifica, “sebbene vi sia – dice – chi tenta di ostacolare le attività”. Ribadisce, inoltre, la totale disponibilità e collaborazione con la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, verso cui esprime assoluta fiducia.

«È stato dato mandato ai legali per l’inoltro di istanze utili ad accelerare e definire lo stato di emergenza – dichiara Bieco in una nota – nonché per presentare un esposto contro ignoti che hanno provocato l’apertura con mezzo meccanico di uno degli argini contenenti le acque sorgive, oggetto di attenzione mediatica, prontamente ripristinato. Legittima può essere la preoccupazione, che è di tutti, inclusa quella dell’impresa – continua – che non avrebbe mai permesso che una cosa del genere potesse accadere. È quindi irresponsabile creare una situazione di allarmismo con diffusione di notizie del tutto infondate da parte di chi, per l’ennesima volta sembra augurarsi un disastro per l’ambiente di cui non v’è traccia, stando agli esiti dei risultati elaborati dagli organismi preposti».

Per Bieco, sembra paradossale che a “qualche sedicente ambientalista” sia consentito screditare addirittura l’Arpacal, rea di aver confermato la balneabilità delle acque. «Si tratta di sobillatori irresponsabili – incalza – che sfruttano il momento per cercare di costruirsi una carriera politica, come altri hanno già fatto nel recente passato. Tali comportamenti e dichiarazioni, fondati sul mero sentito dire, oltre a diffondere nell’opinione pubblica un ingiustificato sentimento di allarme ambientale, in particolare sull’inventato inquinamento delle acque del mare, screditando di fatto gli organismi preposti, rappresentano la fonte dei veri danni all’immagine del territorio, avente forte vocazione turistica».

Bieco assicura di continuare a lavorare incessantemente per la messa in sicurezza del tratto interessato e per la bonifica “avviata” dei corsi d’acqua, in modo da ripristinarne la salubrità in misura superiore a quella preesistente all’evento. Inoltre, sta fornendo supporto agli agricoltori mediante il rifornimento di acqua potabile con apposite cisterne. L’invito finale è alla responsabilità, evitando allarmismi che danneggiano il territorio a stagione turistica iniziata.

Di tenore simile anche le dichiarazioni dei sindaci di Cariati Cataldo Minò, Crucoli Cataldo Librandi, Terravecchia Paolo Pignataro e Scala Coeli Giovanni Matalone che nella giornata di domenica 9 luglio hanno partecipato al sopralluogo tecnico predisposto ed effettuato dal dipartimento ambiente della Regione Calabria sul sito interessato dall’emergenza in contrada Pipino per verificare la corretta prosecuzione del programma di svuotamento del percolato.

«I sindaci del territorio stanno lavorando in squadra per la sicurezza di tutti e sono attenti ed impegnati, insieme a tutte le altre istituzioni sovracomunali competenti, per la soluzione celere ed efficace del problema purtroppo verificatosi. – dicono i primi cittadini – Il nostro mare resta assolutamente balneabile così come hanno confermato le analisi chimiche, fisiche e batteriologiche eseguita dall’Arpacal. Non vi è alcun pericolo per nessuno, così come ribadito attraverso la revoca delle ordinanze sindacali di divieto di balneazione. Non serve quindi alcun allarmismo, ma solo impegno ecologico diffuso, quotidiano e senza sconti per nessuno.

Il sopralluogo è stato coordinato dal direttore generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, e dal direttore scientifico dell’Arpacal Michelangelo Iannone. Presente anche l’amministratore unico della Bieco, Eugenio Pulignano. Nell’occasione, i rappresentanti della Regione Calabria hanno ribadito che, dopo lo svuotamento di tutto il percolato, si procederà alla caratterizzazione e alla bonifica del sito.

Maria Scorpiniti (Il Quotidiano del Sud 11 luglio 2023)

 

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