CARIATI – Suo papà è emigrato nel lontano 1898 a Cuba da Napoli. Ha origini italiane il medico cubano Mario Esposito, specializzato in terapia intensiva, in servizio dallo scorso 14 agosto insieme a sua moglie Beatrice, specialista in medicina interna, presso il Punto di Primo Intervento dell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati. Nel suo italiano stentato che, dopo un corso intensivo, comprende molto bene ma che necessita di essere perfezionato, racconta del breve, intenso periodo “in trincea” al PPI di Cariati, nel clou della massima affluenza turistica. Racconta anche del suo impegno quotidiano, attraverso lo studio personale, per appropriarsi della lingua italiana e non nasconde la sua gioia di essere utile ai pazienti e ai colleghi che lo hanno accolto, verso i quali ha solo parole di elogio e di stima per averlo affiancato in questo primo mese di lavoro, facendolo sentire come a casa sua.
Il dottor Esposito è entusiasta anche della cittadina che lo ospita. «Cariati è una città amabile e i suoi abitanti sono persone molto educate» – afferma con la signorilità del suo portamento e la pacatezza di chi si trova davvero a suo agio in terra lontana. «Tra Cariati e Cuba non c’è nessuna differenza di clima – considera – e la gente qui è molto accogliente. Anche sul lavoro, la medicina cubana è la stessa di quella italiana, – dice – e in attesa dell’apertura del nuovo Pronto Soccorso, metterò a disposizione tutta la mia esperienza nel difficile settore dell’emergenza urgenza».
Un’esperienza di tutto rispetto. Il professionista ha dalla sua anni di lavoro, anche in luoghi di missione. Prima di approdare in Calabria con il secondo contingente di medici cubani, ottenuto dal presidente Roberto Occhiuto a seguito della convenzione stipulata con il Governo dell’isola caraibica per implementare la grave carenza di personale negli ospedali calabresi, ha prestato la sua qualificata opera professionale in Venezuela, Brasile, Angola e Sud Africa.
Nella cittadina ionica, il dottor Esposito e la sua signora resteranno per un periodo di un anno, eventualmente prorogabile. Lavoreranno, ancora per poco, nel PPI. Sono infatti in dirittura d’arrivo i lavori del nuovo Pronto Soccorso, commissionati dall’Asp di Cosenza, che dovrebbero essere consegnati per metà ottobre. Contestualmente all’inaugurazione del Pronto Soccorso, riapriranno le attività ospedaliere sospese da 12 anni, con l’attivazione di un nuovo reparto di medicina e di una sala operatoria per interventi in day surgery, secondo quanto previsto dalla nuova rete ospedaliera in cui il “Cosentino” è inserito a pieno titolo, per volontà del governo regionale e dopo una dura mobilitazione da parte di comitati e cittadini, come ospedale di zona disagiata.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 22 settembre 2023)