“Controllo del territorio e nessun arretramento nei confronti di ogni forma di criminalità”
Si è insediato oggi, 2 ottobre 2023, il nuovo Questore della Provincia di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro, che subentra a Michele Spina, in pensione dal primo ottobre dopo aver guidato la Questura bruzia per un anno. Il dottor Cannizzaro, 59 anni e una lunga esperienza in Polizia, nel corso della conferenza stampa di oggi ha dichiarato di non volersi discostare dagli orientamenti già avviati da chi lo ha preceduto ed ha assicurato attenzione costante, controllo del territorio e nessun arretramento nei riguardi di ogni forma di criminalità.
Il neo Questore, originario di Messina, è Dirigente Superiore della Polizia di Stato. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza e in Scienza delle Pubbliche Amministrazioni. Entrato nell’Amministrazione della Polizia di Stato nel 1989, dopo il corso di formazione presso l’Istituto Superiore di Polizia in Roma, è stato assegnato alla Sezione Investigativa del Nucleo Antisequestri della Polizia di Stato operante nella locride reggina.
Successivamente, dopo la vice dirigenza del Commissariato di Villa San Giovanni (RC), ha diretto il Commissariato PS di Cittanova, nella Piana di Gioia Tauro; in questo periodo ha condotto diverse attività investigative riguardanti le locali cosche mafiose, che hanno permesso l’arresto di numerosi sodali e la cattura di alcuni latitanti collocati ai vertici di pericolose cosche di ndrangheta operanti nella Piana di Gioia Tauro.
Nel 1995 è stato trasferito presso la Squadra Mobile di Reggio Calabria, dove ha diretto la Sezione Narcotici e concluso numerose indagini volte al contrasto del traffico di stupefacenti. È specializzato nella “Gestione di attività antidroga sotto copertura (Undercover)”, per aver seguito due Corsi avanzati tenuti dalla D.E.A. statunitense presso la Direzione Centrale per i servizi Antidroga in Roma.
Ha diretto per alcuni anni la Sezione omicidi della Squadra Mobile reggina, della quale è stato Vice dirigente e nella cui veste ha diretto operazioni investigative di contrasto alla immigrazione clandestina; dal 2004, per cinque anni, ha giudato il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro, dove ha condotto importanti operazioni antimafia che hanno permesso, tra l’altro, di fare luce su traffici e interessi illeciti sul porto di Gioia Tauro, gestiti dallo storico sodalizio mafioso facente capo alle famiglie Molè e Piromalli.
Promosso Primo Dirigente nel 2008, ha diretto per un anno il Commissariato PS di Lamezia Terme. Nel 2010 il Capo della Polizia lo ha chiamato a costituire e guidare il Gruppo Interforze Centrale per l’Expo Milano 2015 (GICEX), istituito presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale in Roma, per vigilare sulle infiltrazioni criminali negli appalti per la realizzazione delle opere del sito espositivo. L’attività svolta ha consentito di individuare tempestivamente numerose imprese infiltrate dalla criminalità organizzata, nei confronti delle quali la Prefettura di Milano ha emesso interdittive antimafia.
Terminata l’attività col GICEX, ha svolto le funzioni di Ufficiale di collegamento tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Commissione Parlamentare Antimafia. Nel 2015 è stato collocato fuori ruolo per svolgere le funzioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Rientrato nella Polizia di Stato, è stato assegnato presso l’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nel 2019 è stato promosso Dirigente Superiore e ha assunto a Trieste la direzione del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Friuli Venezia Giulia. Dall’1 ottobre 2020 ha diretto la Questura di Prato, fino al 30 settembre 2023.
Nel 2017 è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana e nel 2022 dell’Onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana.