Alla messa solenne in Cattedrale, presieduta da mons. Aloise, Minò ha invitato tutti gli ex sindaci di Cariati
Oggi, 6 novembre, Cariati ha celebrato solennemente il suo patrono San Leonardo. Nella concattedrale “San Michele Arcangelo”, in un clima di preghiera e di raccoglimento, si è tenuta la messa in onore del Santo di Noblac vissuto nel V secolo, animata dai bellissimi canti del coro parrocchiale diretto da Cataldo Pignataro.
Sono due le novità che hanno caratterizzato l’edizione di quest’anno. Su iniziativa del sindaco Cataldo Minò, alla celebrazione erano presenti gli ex primi cittadini di Cariati Cataldo De Nardo, Antonio De Nardo, Serafino Trento, Antonio Formaro, Damiano Montesanto e Antonio Latanza, che portavano sulla giacca una coccarda tricolore distintiva del loro impegno civile per la comunità. Un bel segnale di unità e comunione, e un momento unico nella storia di Cariati che per la prima volta ha visto riuniti tanti sindaci in occasione della festa patronale che si svolge sempre con la partecipazione dell’Amministrazione comunale in carica.
L’altra novità riguarda il momento della consegna simbolica delle chiavi della città da parte del Primo cittadino al Patrono che la tradizione vuole “sindaco e protettore” di Cariati. Questo rituale, radicato nei secoli, non si è svolto più davanti al Comune, com’è avvenuto negli ultimi anni, ma in Cattedrale, ripristinando così l’antica tradizione popolare. Nell’occasione, Minò non ha nascosto la sua emozione di prendere parte, per il primo anno, ai festeggiamenti come sindaco della città.
Insieme all’arcivescovo di Rossano – Cariati, mons. Maurizio Aloise, hanno concelebrato i parroci cariatesi don Gaetano Federico e don Rocco Scorpiniti di San Michele Arcangelo e San Cataldo; don George Viju di Cristo Re, di recente nominato dallo stesso Aloise vicario foraneo per la Vicaria di Cariati; don Angelo Bennardis di Santa Maria delle Grazie; don Umberto Sapia di Pietrapaola.
Nel corso dell’omelia, il Presule ha tratteggiato la figura e l’opera di San Leonardo, dalla vocazione al distacco dagli onori del mondo fino al suo impegno verso i prigionieri di guerra del suo tempo, che riteneva dovessero essere trattati con più dignità e amore. Cosa che succede ancora oggi – ha commentato l’Arcivescovo, in riferimento ai tanti prigionieri delle guerre in corso, sottolineando anche come la scelta di Leonardo di dedicarsi agli abbandonati e agli ultimi in uno slancio missionario, abbia portato i suoi frutti. In questo tempo particolare – ha concluso mons. Aloise – il Signore per intercessione di San Leonardo ci conceda lo stesso slancio e piedi missionari per annunciare il Vangelo.
Al termine della funzione religiosa, alla quale erano presenti anche il comandante della polizia municipale Wanda Capristo, il maresciallo dei Carabinieri Luca Di Santo e il comandante della Locamare Michele Petrocelli, è partita la processione preceduta dalla banda musicale “Città di Cariati” diretta dal Maestro Antonio Cirigliano, che si è snodata fino alla marina per concludersi nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Oggi pomeriggio, alle ore 16.30 la Sacra Effigie proseguirà il suo cammino verso il centro storico per fare ritorno in cattedrale. Nei giorni della festa, all’ingresso del Civico Museo di Palazzo Chiriàci, è stato esposto il vestitino votivo di San Leonardo, nel contesto della mostra “Vestire di sacro” con i vestitini della Madonna e dei Santi più venerati a Cariati.
Maria Scorpiniti