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CARIATI – PROCESSO PENALE, LA LEZIONE DELL’ARMA

Il tenente colonello Dario Pini ospite nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore. L’obiettivo è quello di fornire ai ragazzi gli strumenti per riconoscere e combattere la criminalità

CARIATI – Incontro interessante e formativo, il 14 novembre scorso, tra gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore di Cariati e il tenente colonnello Dario Pini, comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Cosenza. Presso l’aula magna dell’Istituto, sono state coinvolte tutte le classi Quinte del Liceo Scientifico e Linguistico “Stefano Patrizi” e degli Istituti Tecnico ed Alberghiero sui temi inerenti il progetto Cultura della Legalità, al fine di orientare i giovani nella scelta di una specifica facoltà universitaria dopo il conseguimento del diploma di maturità. Il colonnello Pini è stato accolto dal dirigente scolastico Sara Giulia Aiello, dai docenti organizzatori dell’incontro, Domenico Liguori e Alessandra Curcio, da don George Viju, parroco della chiesa “Cristo Re”.

Dopo un breve inquadramento sull’ordinamento giuridico dello Stato italiano e sulla gerarchia delle fonti legislative, il Colonnello è passato a spiegare le varie fasi del processo penale con rito ordinario a partire dall’acquisizione della notizia di reato da parte della Polizia Giudiziaria, allo sviluppo delle indagini preliminari attraverso la ricerca delle fonti di prova, alle conseguenti dinamiche connesse alla conclusione delle indagini preliminari, all’udienza, al dibattimento e alla trasformazione delle fonti di prova in prova fino al giudizio di primo grado. A margine sono stati affrontati anche i riti alternativi, quali il giudizio abbreviato, il direttissimo, l’immediato, l’applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento) e il decreto penale di condanna.

Al termine gli studenti, che per tutta la durata dell’incontro si sono mostrati attenti e interessati, hanno dato vita al dibattito con domande mirate e spunti di riflessione a cui il dirigente dell’Istituto Scolastico, i docenti presenti ed il referente per l’Arma dei Carabinieri non si sono sottratti. Il momento formativo è servito a fornire ai ragazzi ogni strumento utile per riconoscere e prevenire le forme di criminalità contro la persona e il patrimonio, evitando comportamenti violenti, prevaricatori, discriminatori o determinanti l’isolamento sociale e promuovendo, al contrario, condotte che favoriscano l’integrazione. Gli intervenuti hanno puntato l’accento circa l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nella prevenzione e repressione dei reati, unitamente alla necessità di fare squadra tra Forze dell’Ordine, Istituzioni scolastiche e studenti. Tutto questo per divulgare quanto più possibile la cultura della legalità, contro l’omertà e l’accettazione delle condotte devianti.

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