Record di presenze per il Presepe Vivente allestito nella Cittadella bizantina e organizzato dalle parrocchie San Michele Arcangelo e San Cataldo
CARIATI – Il fascino della cittadella fortificata bizantina e l’atmosfera natalizia hanno fatto da cornice al riuscitissimo presepe vivente intitolato “Benvenuti a Betlemme”, organizzato per il terzo anno consecutivo dalle parrocchie San Michele Arcangelo e San Cataldo guidate da don Gaetano Federico. Un evento che quest’anno ha fatto registrare una straordinaria presenza di pubblico ed ha attirato tantissima gente anche da fuori. Tutti in religioso silenzio, per vivere la rappresentazione del momento emozionante della nascita di Gesù nel giorno di Natale.
Soddisfatto per il successo registrato, il nuovo parroco don Gaetano sottolinea l’impegno, il grande entusiasmo e il lavoro svolto insieme ai collaboratori nei tre mesi precedenti, dal giorno del suo insediamento a Cariati. Le altre due edizioni, infatti, erano state curate dal precedente parroco, don Gino Esposito. «Non abbiamo voluto fare una semplice rappresentazione teatrale – afferma don Gaetano – il nostro intento è stato quello di aiutare coloro che hanno partecipato all’evento ad entrare con occhi di stupore in quel tempo lontano. Tra l’altro quest’anno ricorre l’800esimo anniversario del primo presepe di Greccio ideato da San Francesco d’Assisi, il poverello che ha voluto rappresentare il Mistero dell’Incarnazione per portare i fedeli a contemplare quel Dio che entra nella storia dell’uomo».
La rappresentazione ha visto impegnati 90 figuranti di tutte le età, dislocati in 27 postazioni diverse con i mestieri del tempo di Gesù e un richiamo all’identità cariatese. Il percorso tra i vicoli del borgo è stato più lungo e articolato rispetto alle edizioni precedenti. Iniziato sul sagrato della Concattedrale con l’annuncio del banditore, si è snodato attraverso i caratteristici slarghi e vicoli fino al torrione Spezieria, poi nel rione Valle fino alla chiesetta dell’Annunziata e alla via Fiorentini dove, nell’androne dell’antico palazzo Cristaldi, è stata allestita la Grotta della Natività con tanto di neve artificiale.
I fedeli, durante il percorso, hanno potuto ammirare tutta la bellezza e il valore artistico del borgo medievale, uno scenario unico e originale che rimanda per molti versi alla Betlemme del tempo di Gesù. Ricostruiti fedelmente i “quadri” e i vari personaggi all’opera nelle botteghe del fabbro, del vasaio, del calzolaio, dell’impagliatore di cestini, delle ricamatrici, delle tessitrici, del fornaio. Non poteva mancare, nel presepe cariatese, il richiamo all’identità marinara, con i pescatori intenti nella preparazione delle reti, e a quella contadina, con i pastori e il gregge.
L’evento religioso, realizzato grazie all’impegno e alla dedizione di tanti volontari e delle associazioni, ha avuto il patrocinio del Comune di Cariati ed è stato inserito nelle iniziative natalizie della Cittadella in Festa che si concluderanno il prossimo 6 gennaio.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 27 – 12 – 2023)