Ad appiccare l’incendio, un 28enne disoccupato che è stato individuato e arrestato. Grispino fa appello al Ministero: «Riaprire la Caserma dei carabinieri»
MANDATORICCIO – Mentre le indagini sull’incendio doloso che qualche giorno fa a Mandatoriccio, in piena notte, ha distrutto l’Ufficio Postale, proseguono a pieno ritmo per cercare di risalire al movente che ha spinto un giovane del luogo di 28 anni ad appiccare il fuoco, il sindaco Aldo Grispino non si dà pace e continua a chiedere il ripristino della locale Caserma dei Carabinieri e l’aiuto dello Stato per garantire maggiore sicurezza ai concittadini.
Ricordiamo che, a seguito dell’incendio, è stato danneggiato l’intero immobile che ospitava l’Ufficio e sono andate a fuoco due auto che si trovavano nelle adiacenze. Com’è noto, il presunto autore, dopo aver appiccato il fuoco con un’ingente quantità di liquido infiammabile, ha tentato anche di far esplodere due bombole di Gpl e che solo per una circostanza fortuita si è evitata una strage. I Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, coordinati dalla Procura di Castrovillari, sono risaliti al 28enne, sottoposto a fermo indiziato, attraverso le telecamere di videosorveglianza e alcuni testimoni che lo avevano visto fuggire avvolto dalle fiamme. Il giovane, un disoccupato incensurato, si era nascosto in un casolare di campagna e al momento dell’arresto presentava diverse ustioni e ferite.
L’ufficio postale del piccolo centro collinare era stato ristrutturato da poco, riaperto solo lo scorso 4 dicembre. Per quanto riguarda il movente, le indagini sono ancora in corso. Al vaglio ci sono varie ipotesi e gli inquirenti non tralasciano alcuna pista. Nelle prossime ore si attendono nuovi, importanti sviluppi.
In occasione delle festività natalizie, il sindaco Aldo Grispino ha voluto ringraziare i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e tutte le forze dell’ordine per lo straordinario impegno dimostrato sin dalle prime ore dopo il gravissimo incendio che ha distrutto l’ufficio postale, diversi veicoli ed abitazioni circostanti. «Non è stato lesinato alcuno sforzo da parte di nessuno – ha affermato – per arrivare in pochissime ore a quanti si sono resi responsabili dell’accaduto e per far sì che si possa fare giustizia rispetto ad un fatto che non soltanto ha scaraventato nello sconforto e nella paura le nostre famiglie, ma che – ha ribadito – soltanto per un concorso di fortuite circostanze non ha prodotto una strage con l’esplosione delle due bombole di gas rinvenute sul luogo dell’incendio e sulle quali dovrà ancora essere fatta piena luce».
Dopo l’arresto del presunto responsabile, Grispino ha ringraziato anche lo staff comunale e l’assessore regionale Gianluca Gallo per la sua vicinanza. «Lo Stato ha dimostrato di esserci – va avanti – e di saper difendere i territori, garantendo il rispetto delle regole e il diritto alla sicurezza e alla serenità dei propri cittadini».
Domenica scorsa, inoltre, Aldo Grispino ha trasmesso una lettera al ministro degli Interni Matteo Piantedosi, al prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella e al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Nella missiva, ha ribadito l’esigenza di sostenere la riapertura della Caserma dei Carabinieri a Mandatoriccio, chiusa in piena pandemia, e nel frattempo chiede un contributo straordinario per dotare tutto il territorio comunale di un adeguato sistema di video sorveglianza.
«Cogliamo l’occasione delle festività natalizie – sollecita Grispino – per riflettere con i nostri giovani su quanto accaduto nella nostra comunità, sconvolgendo la serenità, la tranquillità e tutte le certezze della nostra gente. Lo ripeto: è stata sfiorata una strage, serve una forte di consapevolezza generale, senza scorciatoie. Aiutiamo le nuove generazioni a comprendere, superare e perdonare – conclude – perché non si ripetano fenomeni e fatti analoghi».
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 27 dicembre 2023