CARIATI – Scorrimento delle graduatorie, avvisi urgenti per reclutare personale e autorizzazione alle prestazione aggiuntive per tutto il personale del comparto sanità. È questa la ricetta del sindacato Nursind per superare le criticità legate alla carenza di personale infermieristico e operatori socio sanitari nell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, in particolare nella RSA medicalizzata pubblica. Il Sindacato, nelle persone del segretario territoriale Nicodemo Capalbo e di quello provinciale di Cosenza, Roberto Mazzuca, ha scritto al direttore generale Asp Cosenza, Antonello Graziano, al direttore sanitario Martino Rizzo, al direttore amministrativo Remigio Magnelli, al Direttore delle Risorse Umane, al presidente commissario per la sanità della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, denunciando la grave carenza di Collaboratori professionali sanitari (infermieri) e OSS, con il conseguente rischio chiusura della RSA situata nel presidio cariatese prossimo alla riapertura come ospedale di Zona disagiata.
Nursind Cosenza segnala all’Asp la situazione di disagio e di precarietà del personale che sta mettendo a rischio la sopravvivenza stessa del reparto, a discapito degli operatori sanitari e dei cittadini. Una situazione verificata dal sindacato, che ha riscontrato come la cronica carenza di personale abbia raggiunto l’apice lo scorso 10 gennaio. «La struttura, appartenente alle RSA pubbliche – affermano Capalbo e Mazzuca – continua a gestire pazienti provenienti da elevate specializzazioni, ovvero dalle Unità Operative di Rianimazione e Terapia Intensiva. I ricoverati (circa 18-20) sono spesso pazienti in condizioni critiche: tracheostomizzati, portatori di Niv+Peg+Picc e altri device che sarebbero da gestire in strutture rianimatorie o similari». La maggior parte dei ricoverati nella Rsa cariatese, diretta dal dottor Gaetano Cucinotta, sono anziani non autosufficienti che hanno bisogno di interventi destinati a migliorarne i livelli di autonomia, a promuoverne il benessere, a curare le malattie croniche.
Nell’esprimere la vicinanza agli operatori che stanno vivendo le difficoltà sul posto di lavoro, Nursind ne sottolinea la grande professionalità e dedizione che viene esplicitata con la presa in carico dei pazienti. Al momento, infatti, nell’organico della Rsa operano 8 infermieri e 8 OSS, che devono espletare un’attività su tre turni di 24 ore, con un carico di lavoro che il sindacato ritiene gravoso. Non sono rari gli episodi di stanchezza fisica e morale, con disagi personali che possono arrivare al burnout, una condizione di stress da lavoro correlato.
«La struttura di Cariati negli anni si è affermata ed è il fiore all’occhiello della cittadina e della nostra Asp – vanno avanti Capalbo e Mazzuca – accoglie pazienti dell’intera Regione e non deve essere privata di un solo posto letto, ma deve avere il giusto apporto di personale sanitario, come previsto dal Decreto Ministeriale del 13 settembre 1988». Quindi l’appello ai vertici Asp e al commissario Occhiuto, di provvedere con celerità ad incrementare il personale mancante anche in riferimento alle linee guida SIDMI, per le quali il rapporto infermiere – paziente deve essere di 1:5.
«È evidente – concludono dal Sindacato – che per affrontare in tempi rapidi il problema e risolverlo, bisogna far scorrere le graduatorie di infermieri e OSS, bandire avvisi urgenti per l’assunzione di nuovo personale e prevedere prestazioni aggiuntive per tutto il comparto. In attesa che ciò avvenga, ci riserviamo di mettere in atto tutte le iniziative finalizzate a tutelare sia i lavoratori che le persone assistite».
Alla denuncia di Nursind fanno eco le considerazioni del gruppo consiliare Le Lampare. «La RSA di Cariati è un reparto che ha dimostrato sempre di essere un riferimento importante per il territorio, di cui è prevista l’esistenza anche nel futuro. – affermano gli attivisti, protagonisti della lunga e vibrata protesta che ha portato alla riapertura dell’ospedale – Qui continuano ad esserci problemi di personale. Roberto Occhiuto, che poco tempo fa ha speso parole veritiere sulla popolazione di Cariati e su come ha a cuore il suo Ospedale, è a conoscenza della situazione? Di sicuro ne è a conoscenza Pasqualina Straface, presidente della Terza Commissione regionale sanità, il direttore generale Asp Antonello Graziano, il direttore sanitario Martino Rizzo. A tutti loro – continuano – chiediamo un intervento immediato sul reclutamento di personale tramite scorrimento di graduatorie per infermieri e Oss».
Le Lampare, infine, chiedono all’Amministrazione comunale di Cariati e al sindaco Cataldo Minò di fare le giuste pressioni, poiché – concludono – non è sopportabile che in una struttura prossima all’apertura ci sia questo aumentare di criticità, soprattutto in un reparto di straordinaria importanza che deve continuare ad essere punto di riferimento per il territorio.