Il consigliere regionale denuncia una disparità di salario a parità di mansione e chiede, come Cgil, la sospensione del bando di gara
CROSIA – Nuovo bando per la gestione del servizio di igiene ambientale nel Comune di Crosia. In nome di un presunto risparmio, l’Ente calpesta la dignità dei lavoratori. Lo afferma il Consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, che si rivolge all’Amministrazione comunale unendosi alle richieste dei lavoratori e delle sigle sindacali, già inoltrate nei giorni scorsi, di sospensione della decorrenza dei termini del bando di gara.
«In un periodo storico – considera – che vede il mondo del lavoro scosso per le tante ingiustizie che lo contraddistinguono, tra mancanza di sicurezza e tutele che riguardano da vicino le condizioni di lavoro di persone che svolgono mansioni importantissime per la nostra società, il caso della nuova gara di Crosia per la gestione del servizio di igiene ambientale è emblematico di un modo di fare che, in funzione di un presunto risparmio per l’ente, va a ledere i diritti e la dignità dei lavoratori».
Di buono, nel bando in questione, ci sarebbe il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Fise al posto del CCNL Multiservizi, che aveva creato diversi problemi, ma anche la clausola sociale sulla continuità lavorativa dei dipendenti. Poi ci sono altre “pericolose” clausole che hanno creato malcontento tra i lavoratori perché potrebbero generare diseguaglianze.
Tavernise non si spiega come mai, a parità di mansioni, i livelli contrattuali di alcuni dipendenti non siano omogenei. «Nel bando di gara – puntualizza in proposito – 11 Operatori ecologici dovranno lavorare per 30 ore settimanali, inquadrati nel secondo livello contrattuale, mentre altri 6 saranno impiegati per 24 ore settimanali, inquadrati nel livello contrattuale più basso. Questo determinerà compensi squilibrati, a parità di servizio svolto».
In definitiva, per Davide Tavernise il presunto guadagno dell’ente per questo bando al ribasso non sarebbe affatto a vantaggio dei cittadini, che continueranno a pagare la stessa Tari, né dei lavoratori che, anzi, verranno mortificati.
Qualche giorno addietro, anche il segretario generale del sindacato Fp Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Vincenzo Casciaro, si era espresso contro la gara bandita dal Comune di Crosia, destinata a creare disparità tra i lavoratori e a non favorire i cittadini. Casciaro aveva sottolineto il malcontento che regna tra gli operatori del servizio, nonostante il Comune, nel bando, avesse imposto la continuità lavorativa per tutti i Dipendenti impegnati finora nel servizio di igiene ambientale. Il rappresentante Cgil aveva lui chiesto l’incremento delle ore per i lavoratori part time e livelli contrattuali omogenei a parità di mansioni svolte, insieme ad un incontro urgente all’Amministrazione comunale che, nel frattempo, avrebbe dovuto sospendere il bando di gara.
Maria Scorpiniti