Plesso chiuso da quattro anni, finanziamento di 1 milione e 360mila euro. A maggio l’inizio degli interventi di ristrutturazione e adeguamento sismico
CARIATI – A distanza di quattro anni dalla chiusura della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del plesso Faggiano, nel cento storico, arrivano buone notizie. L’Amministrazione del sindaco Cataldo Minò ha ottenuto un nuovo finanziamento che permetterà, a breve, l’inizio dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico. L’edificio, una volta ultimati tutti gli interventi, verrà restituito alla comunità con la classifica “Nzeb”, ossia ad energia quasi zero, conforme ai più moderni standard di sicurezza e risparmio energetico.
Minò puntualizza che l’importante contributo, ottenuto nel giro di pochi mesi e concesso dal GSE, il Gestore dei servizi energetici, ammonta a circa 460 mila euro. Tale cifra si somma al precedente finanziamento, pari a 900 mila euro, concesso dalla Regione Calabria per consentire la ristrutturazione e l’adeguamento sismico, per un importo totale superiore a 1 milione e 360mila euro.
«Si sblocca così un’altra incresciosa questione – afferma il Primo cittadino – iniziata nel 2020, quando il plesso Faggiano fu chiuso perché dichiarato non idoneo. Anche questa volta, alle accuse di inerzia ed incapacità, l’Esecutivo risponde con i fatti».
Il contratto con la ditta appaltatrice Enersolare Esco srl è stato sottoscritto nella giornata del 19 aprile scorso alla presenza dello stesso sindaco Cataldo Minò, dell’assessore comunale ai lavori pubblici Francesco Cicciù, del segretario comunale Teresa Aloisio, dell’architetto Giuseppe Matera e dell’ingegner Walter Scarcella dell’Ufficio tecnico comunale. In base al documento sottoscritto, i lavori di ristrutturazione totale, adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell’edificio di via Fuori Porta partiranno già nel mese di maggio e saranno ultimati entro 8 mesi.
«Per noi – aggiunge l’assessore Cicciù – è un altro grande risultato. Solo grazie all’incentivo che siamo riusciti a far erogare in tempi record dal Gestore nazionale dei Servizi Energetici di oltre 460 mila euro, che andrà a sommarsi a quello regionale, potremo finalmente restituire alla comunità una scuola all’avanguardia e conforme ai moderni standard di sicurezza ed efficientamento energetico».
La situazione del plesso Faggiano si protrae ormai da quattro anni e sta creando parecchi disagi alle famiglie, costrette a portare i bambini dell’infanzia e della primaria alla marina, dapprima presso il centro sociale, poi nell’edificio Vittorio Emanuele, mentre i ragazzi della secondaria di primo grado sono ospitati in alcune aule vuote della Sede Centrale De Amicis, sempre alla marina. In base al cronoprogramma dei lavori, le classi di Faggiano dovranno iniziare anche il prossimo anno scolastico nelle sedi provvisorie. Ricordiamo che il plesso del centro storico è frequentato anche dai bambini del centro collinare di Terravecchia, dove più da tempo non esiste la scuola dell’obbligo.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 21 aprile 2024)