I Comitati chiedono l’apertura prima dell’estate. Rassicurazioni sulla ripresa dei lavori per il prossimo lunedì 6 maggio
CARIATI – Nel giorno in cui in tutto il mondo si ricordano le lotte dei lavoratori per la conquista dei loro diritti, a Cariati si scende di nuovo in piazza per reclamare un altro diritto fondamentale, quello alla salute. Si torna a protestare, quindi, contro il fermo cantiere del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Cosentino, l’ennesimo rallentamento di un’opera i cui lavori procedono a singhiozzo. Si sarebbero dovuti concludere nel settembre 2023, poi nel dicembre dello stesso anno.
Stamattina, nel piazzale del “Cosentino”, Comitati e cittadini, insieme al sindacato territoriale delle professioni infermieristiche Nursind, hanno inscenato un sit-in di protesta pacifica al solo scopo di sollecitare Asp e Regione Calabria ad accelerare la fine dei lavori ed inaugurare il nuovo Pronto Soccorso prima dell’estate.
Non solo. Per pochi minuti, i manifestanti hanno occupato simbolicamente il cantiere, constatando lo stato avanzato dei lavori e gli ampi e moderni spazi a disposizione di un servizio salvavita, indispensabile per tutto il Basso Jonio cosentino e l’Alto Crotonese. Al termine del sit-in, i Comitati hanno ricevuto rassicurazioni circa la ripresa dei lavori a partire già dal prossimo lunedì 6 maggio. Se tutto andrà per il verso giusto, potrebbero essere ultimati in 15 giorni.
«Continueremo a rimanere in allerta sull’andamento lento e discontinuo dei lavori dell’intero Ospedale, inammissibile in quanto già predisposti e finanziati con più di 800mila euro» – affermano dal movimento Le Lampare, da sempre in prima fila nella lunga battaglia portata avanti con la società civile che ha portato all’inserimento del presidio cariatese nella rete ospedaliera regionale. La richiesta al presidente/commissario regionale Roberto Occhiuto, emersa anche nel corso della protesta di stamattina, è di conoscere la tempistica per l’effettiva riapertura del Vittorio Cosentino e il suo inquadramento come Ospedale di Zona Disagiata, in base al Decreto del Commissario ad acta della Regione Calabria del 12 luglio 2023 e del recentissimo Decreto Ministeriale dell’11 aprile scorso.
Ad Occhiuto, in particolare, si chiede di prestare massima attenzione alla sanità pubblica e alle istituzioni locali che si facciano rispettare. Si attende anche di vedere pubblicato il nuovo Atto Aziendale dell’Asp di Cosenza, in cui si metterà nero su bianco quali sono i lavori previsti per un ospedale di zona disagiata e il fabbisogno di personale, in attuazione del Decreto Ministeriale 70 che sancisce la riapertura del “Cosentino”.
«Siamo vicini all’estate e il territorio è ancora senza sanità – ricorda in una nota il consigliere regionale del M5S Davide Tavernise – mentre si continuano a registrare gravi e non più giustificabili ritardi nei lavori di completamento del nuovo pronto soccorso di Cariati. Una situazione di stallo che va avanti da mesi, il diritto alla salute è un principio fondamentale in una società civile – aggiunge – ed è legato direttamente all’accesso a strutture sanitarie efficienti e funzionanti, mentre i cittadini devono fare i conti con una situazione che mette in dubbio la loro sicurezza e il loro benessere. Con l’avvicinarsi dell’estate – conclude Tavernise – la situazione sarà ancora più critica ed esplosiva, poiché le necessità sanitarie aumenteranno».
LA POSIZIONE DEL SINDACATO NURSIND
Anche Nicodemo Capalbo, rappresentante territoriale del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, chiede il completamento dei lavori del nuovo Pronto Soccorso di Cariati. In occasione del sit-in, ha ribadito anche ciò che denuncia da tempo circa le criticità dovute alla carenza di personale sanitario nella RSA medicalizzata, nei poliambutatori e negli altri servizi attivi nel Capt.
Capalbo e il suo rappresentante Nursind Cosenza, Roberto Mazzuca, ricordano che l’attuale Punto di Primo Intervento di Cariati supera ogni anno, in base ai dati in loro possesso, le 10mila prestazioni sanitarie. Molti di questi pazienti necessitano di un elevato grado di assistenza e vengono trasferiti nello Spoke o nell’Hub di riferimento. Numeri che bisogna gestire con le criticità attuali e che giustificano l’apertura immediata di un Pronto Soccorso.
I due sindacalisti sottolineano anche il fatto che, nonostante il perdurare delle criticità e delle carenze, gli infermieri, i medici, il personale sanitario e di supporto hanno sempre rispettato fino in fondo il proprio dovere e chiedono alla politica locale e regionale, nonché alla direzione Asp Cosenza, di interagire per portare a compimento i lavori del Pronto Soccorso di Cariati, ma anche di procedere nella riorganizzazione della struttura come Ospedale di zona Disagiata, con l’unico obiettivo di migliorare la qualità di vita degli utenti e dei professionisti.
Maria Scorpiniti