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CARIATI: IL PRONTO SOCCORSO NON C’È A UN MESE DAI GRANDI ANNUNCI

Nonostante le dichiarazioni di Occhiuto, a Cariati nei nuovi locali resta il Punto di Primo Intervento. Manca l’atto aziendale dell’Asp per allestire h24 i reparti dell’ospedale di zona disagiata

 CARIATI – Ad estate ormai inoltrata, l’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati è ancora senza il pronto soccorso, nonostante le affermazioni del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e dei vertici dell’Asp di Cosenza, risalenti ai primi di giugno scorso e in pieno clima preelettorale. Come si ricorderà, in un video, Occhiuto aveva annunciato di aver aperto l’ospedale di Cariati, con tanto di immagini del nuovo pronto soccorso perfettamente funzionante. In realtà, nei nuovi locali, è stato trasferito in via provvisoria il Punto di Primo Intervento, in attesa della riconversione in pronto soccorso che sarebbe avvenuta a breve, si diceva, nel giro di una settimana.

Il movimento Le Lampare e il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind Cosenza già allora avevano manifestato le loro preoccupazioni, che si sono rivelate fondate. La verifica reale della situazione, ieri mattina, da parte del rappresentante sindacale Nico Capalbo e degli attivisti dei Comitati, con in testa Le Lampare, i quali si sono interfacciati con alcuni lavoratori del Vittorio Cosentino per capire se agli annunci di apertura del pronto soccorso e dell’arrivo di personale dedicato ci fosse stato un seguito.

L’amara constatazione: i lavori sono in fase di stallo dallo scorso 1 giugno, da quando – dicono – in piena campagna si parlava di presunta apertura del Pronto soccorso che nei fatti non è ancora avvenuta. Trasferire il PPI nei nuovi locali non significa che funzioni come pronto soccorso, anzi. La nuova collocazione con tanto di insegna “Pronto Soccorso”, com’era prevedibile, ha creato confusione tra i cittadini di Cariati e del comprensorio, convinti di trovare nel presidio sanitario le risposte all’emergenza urgenza che invece il servizio non può dare, facendo perdere tempo prezioso per la diagnosi.

«Ci ritroviamo nelle stesse condizioni di un mese fa – considerano Lampare e Nursind – con gli arredi per gran parte ripresi dal vecchio PPI e con la ditta appaltatrice che interviene in mezzo ai pazienti. In campagna elettorale, i dirigenti Asp hanno pensato a fare propaganda in favore di Occhiuto inaugurando un pronto soccorso che non c’è, divulgando falsa e pericolosa informazione, senza vergogna e senza un minimo di senso di responsabilità».

Sbandierare ai quattro venti che il Pronto Soccorso a Cariati esiste, unitamente all’aumento sistematico dell’utenza dovuto alla stagione estiva, per Lampare e Nursind significa solo incrementare gli accessi al PPI, che si ritrova ad operare con lo stesso numero di dipendenti.

«I cittadini del territorio e i turisti che a giugno hanno visionato lo spot confezionato da Asp in favore di Occhiuto – incalzano – hanno recepito, giustamente, un servizio di pronto soccorso già operativo, al pari di quello dell’ospedale di Rossano che tra l’altro, in base a un’inchiesta del Nursing Up sui tempi d’attesa e le criticità strutturali degli ospedali italiani, è tra i tre peggiori».

Per adeguare i locali del Vittorio Cosentino a Pronto Soccorso, l’Asp di Cosenza ha speso più di 800 mila euro. Ciò che manca, ora, per la riconversione è il nuovo atto aziendale per il reclutamento del personale necessario all’apertura non solo del Pronto Soccorso, ma anche dell’ospedale di zona Disagiata di Cariati. Occorre assicurare h24 i servizi di laboratorio analisi, radiologia e anestesia/rianimazione. Nella dotazione organica sono previsti sette medici e un numero maggiore di infermieri ed Oss rispetto a quello attuale.

I locali sono all’avanguardia, moderni e funzionali, con ambulatori, 8 posti letto Obi (Osservazione breve intensiva), due postazioni di triage, la stanza per le emergenze infettivologiche, la sala di attesa, le stanze riservate ai vari codici bianchi, verdi, rossi e gialli.  Nursind e Lampare, tuttavia, segnalano alcune criticità: le stanze mediche e chirurgiche di dimensioni minime, sprovviste di lavandini e di un punto per igienizzare e sterilizzare i presidi sanitari. Altra grave criticità: l’assenza di una piattaforma di elisoccorso adiacente al nosocomio, adibita al volo notturno.

Il Vittorio Cosentino dal 2021 è stato oggetto di una lunga mobilitazione di Comitati e cittadini che ha portato all’inserimento del presidio nella nuova rete regionale come ospedale di zona disagiata, integrato con lo spoke di Corigliano Rossano. In base al Piano redatto dal presidente Occhiuto, che si è impegnato a riaprirlo dopo l’ingiusta chiusura nel 2010, oltre al pronto soccorso, dovrà avere 20 posti letto di Medicina, 4 posti di Cardiologia, un day surgery per prestazioni di chirurgia generale, servizi dedicati di Gastroenterologia e Oncologia, un centro di riabilitazione specialistica per le malattie di Parkinsosn e Alzheimer. In attesa che il Dca 69/2024 venga realizzato dallo stesso commissario/presidente Occhiuto che l’ha emanato, l’attenzione da parte di cittadini, sindacati e comitati resta altissima.

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 8 luglio 2024)

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