Necessario l’intervento di un elicottero e di un canadair per spegnere l’incendio. Il monito di Legambiente: «Occorre potenziare i controlli sul territorio»
SCALA COELI – La giornata di venerdì scorso è stata terribile per la morsa degli incendi che ha devastato il basso ionio cosentino. Abbiamo già scritto dei danni nel territorio di Campana alle aziende agricole e agli apicoltori, con capannoni e furgoni distrutti dalle fiamme, e di come si è evitato che il fuoco arrivasse alle abitazioni grazie alle squadre di soccorso e ai cittadini che hanno lavorato fino a sera tardi senza il supporto dei canadair richiesti dal sindaco Chiarello. Nella stessa giornata, un altro incendio di grosse dimensioni è scoppiato nel territorio collinare di Scala Coeli, in località Cozzo, con tantissimi ulivi secolari andati in fumo. Qui sono intervenuti due mezzi aerei, un elicottero e un canadair, impegnati per ore nello spegnimento dell’incendio che ha distrutto un pezzo inestimabile di macchia mediterranea.
Sul problema dei roghi che ogni anno, nel periodo estivo, puntualmente ritorna in tutta la regione, interviene il Circolo Legambiente Nicà di Scala Coeli, presieduto da Nicola Abruzzese. «Sulla problematica avevamo interessato gli organi politici ed istituzionali su come era più giusto intervenire per prevenire gli incendi – afferma Abruzzese – ribadiamo che nell’approvazione del Piano Antincendio boschivo (AIB) annuale bisogna prevedere che, dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno, gli ex operai idraulico forestali oggi incorporati in Calabria Verde devono essere utilizzati per controllare il territorio, mediante pattugliamento con l’utilizzo dei mezzi della Protezione civile, e devono essere dotati di apparecchiature ricetrasmittenti e di binocoli. Questi operai – continua il presidente di Legambiente – non devono essere impiegati per sopperire alle mancanze dei Comuni, cioè per effettuare il taglio dell’erba. La prevenzione è fondamentale, specialmente nel periodo estivo».
Per rafforzare le attività di contrasto agli incendi sul territorio calabrese – ricorda Legambiente – il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, lo scorso 3 aprile ha consegnato 18 nuovi mezzi pick-up 4×4 Antincendio, assegnati attraverso un bando alle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile iscritte all’albo regionale. L’associazione ambientalista chiede, pertanto, di conoscere a chi sono stati assegnati questi mezzi sul territorio del basso ionio cosentino e come fare, eventualmente, a contattarli, dichiarando la propria disponibilità agli organi istituzionali e alla politica di partecipare alla stesura del piano antincendio 2025. (Maria Scorpiniti)