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TERREMOTO A PIETRAPAOLA, UNA NOTTE DI PAURA. “HO TEMUTO IL PEGGIO” Intervista alla sindaca Manuela Labonia

PIETRAPAOLA – Il tutto è durato non più di 15 -20 secondi: un forte boato, porte e finestre che sbattevano, lampadari che oscillavano e tantissima paura. Hanno trascorso la notte insonne, i cittadini del centro storico di Pietrapaola, dopo la tremenda scossa di terremoto di magnitudo 5, registrata alle ore 21.43 di giovedì 1 agosto. Presi dal panico, si sono riversati in strada o nella piazza principale del paese, Con la paura che potesse ripetersi. Cosa che è successo dopo circa 10 minuti, per fortuna con minore intensità (2.3), e poi alle ore 22.53 di magnitudo 3.1, senza grosse conseguenze alle persone e alle loro abitazioni. Sul posto, un dispiegamento di volontari e forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Protezione Civile, che hanno affiancato la sindaca Manuela Labonia nel dare sostegno ai residenti, rassicurandoli dopo le prime verifiche effettuate. Con la Prima cittadina, c’erano anche il vicesindaco Giuseppe Forciniti, l’assessore Giuseppe Parrotta e il consigliere comunale Giovanni Porro. In nottata, quasi tutti sono rientrati nelle abitazioni, tranne 25 persone che hanno deciso di rimanere fuori casa, assistiti dai volontari della Protezione Civile.

Abbiamo sentito la sindaca Manuela Labonia, che con gli altri amministratori è rimasta accanto ai suoi concittadini per tutta la notte e ieri mattina era ancora lì per ulteriori sopralluoghi.

Come è riuscita a gestire un’emergenza inaspettata, qual è, appunto, un terremoto?

«L’abbiamo gestita molto bene, siamo intervenuti in tempo reale. Per fortuna non ci sono stati danni, né alle abitazioni, né alle persone e non ho avuto bisogno di emettere alcuna ordinanza di evacuazione. Nel momento della scossa più forte, mi trovavo alla marina e, nell’immediato, ho pensato che fosse successo qualcosa di veramente grave. Ho telefonato ad un residente che gestisce un’attività nel borgo, poi mi sono recata sul posto. La nostra fortuna, da quanto mi hanno detto gli esperti, è stato il fatto che il sisma ha avuto una profondità di 28 km, e non di 21 come si diceva inizialmente, e questo ha permesso alle onde di espandersi, allargandosi sempre più. Infatti è stato avvertito anche nei centri vicini e in molte altre zone della Calabria.

La macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. Ho avuto al mio fianco, per tutto l’aiuto necessario, la Protezione Civile Regionale, nella persona del direttore generale Costarella, e Provinciale con il direttore Fiorigli, che sono arrivati in pochissimo tempo con uomini e mezzi, i carabinieri con il maresciallo Marco Tedeschi, i Vigili del fuoco con l’ispettore Filippelli, la polizia locale, l’associazione di volontariato della protezione civile “I Falchi” e quella di Savelli con Enzo Anania, infine Michele Parrotta per il servizio ambulanza. Ringrazio i miei amministratori, in particolare il vicesindaco Forciniti, l’assessore Parrotta e il consigliere Porro.

A pochi minuti dalla scossa, mi ha chiamata il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per rassicurarmi che avrei avuto subito tutto l’aiuto necessario a gestire l’emergenza. Ma mi hanno sostenuta anche i consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Pasqualina Straface, l’europarlamentare Pasquale Tridico, il deputato Domenico Furgiuele».

Ad aumentare l’apprensione, il caratteristico costone che sovrasta tutto il centro storico

«Devo dire che le rupi non si sono mosse, si temeva potessero franare, vista l’intensità della scossa. Come per le case, che sono state oggetto di sopralluoghi dei vigili del Fuoco, nessuna lesione è stata riscontrata sulle rupi, quindi non c’è alcun pericolo. Stamattina (ieri ndr), con il personale comunale, abbiamo effettuato nuove verifiche alle abitazioni e possiamo stare davvero tranquilli. In proposito, voglio ringraziare l’Ufficio tecnico comunale, il responsabile Aurelio Cesario, Iozzolino e il vigile Berardi. Per quanto riguarda il costone, il Direttore generale della Protezione civile ci ha suggerito di fare ulteriori verifiche nel tempo, anche se lo avevano già messo in sicurezza con la rete».

Il Comune di Pietrapaola ha un Piano di Protezione Civile?

«Ha un Piano, ma non aggiornato. Ho appreso di un recente bando del Dipartimento della Protezione Civile che permetterà alle organizzazioni di volontariato di avere contributi per progetti finalizzati al potenziamento di attrezzature e mezzi, alla preparazione tecnica dei volontari e al coinvolgimento del volontariato organizzato nella attività di pianificazione dei Comuni. Nel frattempo, con ordinanza sindacale, per fronteggiare questa specifica emergenza del terremoto ho attivato il Centro Operativo Comunale con funzioni anche di pianificazione e di telecomunicazioni».

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 3 agosto 2024)

 

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