Per il gruppo di minoranza, il delegato all’urbanistica sarebbe incompatibile e in conflitto di interesse per un progetto da lui curato che ha ottenuto il permesso di costruire
CROSIA – Un presunto conflitto di interessi vede come protagonista l’attuale vicesindaco con delega all’urbanistica al Comune di Crosia, l’architetto Giovanni De Vico. Il “caso” è stato sollevato dal movimento civico Identità, in minoranza con il suo capogruppo Francesco Russo, espressione dell’amministrazione uscente che ha governato per 10 anni la cittadina della Valle del Trionto. Identità attacca l’attuale compagine a guida Maria Teresa Aiello e l’accusa di «totale incapacità di amministrare la cosa pubblica e di spregiudicatezza», dimostrate nei primi cento giorni di governo in diverse questioni.
Nello specifico, per “Identità”, De Vico sarebbe in una posizione di palese incompatibilità e in conflitto d’interesse a causa del suo coinvolgimento, come progettista, in un procedimento edilizio conclusosi l’11 settembre scorso con il permesso di costruire. Identità solleva le sue perplessità circa la trasparenza e la correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale: «L’articolo 78, comma 3 del D.Lgs 267/2000 è chiarissimo – affermano dal gruppo di minoranza – chi ricopre incarichi come quello del vicesindaco De Vico non può esercitare attività professionale nel settore edilizio nel territorio amministrato, a prescindere da quando è stata presentata la domanda». Il rilascio del provvedimento durante il suo mandato, dunque, sarebbe una gravissima violazione che mina la fiducia dei cittadini nell’amministrazione. De Vico – sempre a parere di Identità – avrebbe dovuto rinunciare preventivamente agli incarichi “incompatibili” e il non averlo fatto aggraverebbe ulteriormente la situazione, dimostrando arroganza e disprezzo per le regole. «Non si tratta di interpretazioni: la legge è chiara e va applicata», incalza Identità, che conclude chiedendo, senza mezzi termini, le immediate dimissioni del Vicesindaco oppure, in mancanza di queste, la revoca, da parte del sindaco Aiello, delle deleghe conferite, poiché ogni giorno in più che Giovanni De Vico resterà in carica sarà «un affronto alla legalità e alla trasparenza» che i cittadini hanno il diritto di pretendere.
Sulla vicenda, al momento, da parte della maggioranza chiamata in causa dal gruppo consiliare Identità, non c’è nessuna presa di posizione.