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CARIATI – FRANCESCO CICCIÙ: «NEI MIEI CONFRONTI ACCUSE INFAMANTI»

La replica dell’assessore a mezzo social alle minoranze, dopo la sentenza del Tar Calabria che ha annullato il Bilancio di previsione

CARIATI – Con un post sulla sua pagina facebook, intitolato “Le minoranze e la vittoria di Pirro”, l’assessore al bilancio Francesco Cicciù risponde alle dure critiche che i gruppi di opposizione “L’Alternativa C’è” e “Le Lampare” hanno mosso nei suoi confronti, a seguito della sentenza del Tar Calabria che lo scorso 5 ottobre ha annullato per una questione tecnica il bilancio di previsione 2024-2026 del Comune di Cariati e tutti gli atti allegati. Non solo. Le minoranze, dopo una spietata analisi politica, hanno chiesto a gran voce le dimissioni dell’avvocato Cicciù dall’incarico di assessore al bilancio, reo di non aver dato ascolto ai loro rilievi sullo strumento contabile nel corso dell’animato Consiglio Comunale dello scorso 7 marzo. Cicciù è stato accusato, inoltre, di mancanza di ascolto e di essere incapace a coprire un ruolo importantissimo per il buon funzionamento dell’ente, ma pure di “cambio di casacca”, poiché, dopo aver ricevuto incarichi di primo piano nelle due precedenti Giunte a guida Filomena Greco, è poi transitato nella coalizione che nelle amministrative del 2023 ha eletto il sindaco Cataldo Minò.

Accuse e rilievi che l’assessore rimanda al mittente e che definisce infanganti. «Questo post nasce non per pavoneggiarmi – scrive Francesco Cicciù – ma per poter rispondere alle accuse infanganti e ripetitive rivoltemi nell’ultimo comunicato dai gruppi consiliari di minoranza Le Lampare e L’Alternativa C’è, capeggiati dall’aspirante sindaco Saverio Greco. Per dovere di cronaca – continua – senza entrare nel merito della vicenda giuridica che sarà discussa e chiarita nella sede opportuna nei prossimi giorni, nessun irrimediabile errore è stato fatto a danno dei cittadini, tanto è vero che il Tar ha fatto salvo il riesercizio del potere amministrativo e si sta già provvedendo alla correzione dell’iter procedurale». Insomma, bisogna rifare tutto l’iter in poco tempo, ma la vicenda, secondo l’assessore, avrebbe provocato un rallentamento dell’azione amministrativa.

Sull’invito alle dimissioni, Cicciù risponde con convinzione: «Ancora per un po’ di tempo dovrete sopportare l’operato di questo “incompetente” assessore, operato che è sotto gli occhi di tutti e sul quale saranno sempre e solo i cittadini a pronunciarsi». Poi sottolinea come l’impegno profuso dalla minoranza abbia sempre uno scopo denigratorio e diffamatorio, invitando i suoi compagni della maggioranza a dormire sonni tranquilli.

Il bilancio preventivo era stato approvato con i soli voti della maggioranza nel consiglio comunale dello scorso 7 marzo, ma senza la preventiva approvazione del DUP (Documento unico di programmazione) in un consiglio precedente, per come prevede la normativa. In quella sede, alla richiesta delle minoranze di rimandare il punto, la maggioranza aveva invece scelto di andare avanti sulla sua strada. I quattro consiglieri dei gruppi di opposizione (Saverio Greco, Emma Filippelli, Nunzio Funaro e Mimmo Funaro), assistiti dall’avvocato Oreste Morcavallo, si erano subito rivolti al Tar che si è espresso nei giorni scorsi con l’annullamento del bilancio e di tutti gli atti allegati.

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 11 ottobre 2024)

 

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