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CARIATI – DE.CO, LA CERTIFICAZIONE COMUNALE IDENTITARIA

La presentazione del progetto e del logo al Mumam. Si punta valorizzare le produzioni agroalimentari e gastronomiche. Minò: «Passiamo dalle parole ai fatti»

Il Comune valorizza le produzioni agroalimentari ed enogastronomiche, ma anche gli eventi e le antiche tradizioni che possono diventare uno strumento di marketing territoriale e di promozione dell’immagine della cittadina. Allo scopo, è stato creato un nuovo marchio spendibile sul mercato, il logo De.Co. (denominazione comunale) che fa parte di un progetto più ampio presentato lo scorso 22 dicembre nella sala convegni del Museo del mare, dell’agricoltura e delle migrazioni nell’ambito degli eventi del Cariati Christmas Village.

De.Co, in sostanza, è un marchio “Made in Cariati”, uno strumento che certifica le produzioni agroalimentari ed enogastronomiche legate al territorio, valorizzando le specificità e consentendo di acquisire un’identità sul mercato. Esiste già il regolamento, approvato in Consiglio comunale lo scorso mese di maggio, mentre per la realizzazione del progetto il Comune ha aderito al bando promosso da Arsac, ottenendo un finanziamento. La conferenza stampa di presentazione del logo è stata introdotta e coordinata dalla direttrice del Mumam Assunta Scorpiniti.

«Il progetto è nato per dare supporto e accompagnamento a tutti coloro che investono e producono sul nostro territorio – ha spiegato il sindaco Minò – con questo marchio passiamo oggi dalle parole ai fatti». Anche il delegato comunale all’agricoltura, Giuseppe Parise, ha affermato la volontà di tutelare e salvaguardare le tipicità del luoghi; il marchio De.Co. non certifica la qualità – ha detto – ma l’identità di Cariati a partire dai prodotti agricoli e ittici, fino alle tradizioni e alle feste popolari. Ora bisognerà individuare – ha detto Parise – un paniere di prodotti ed esperienze, anche alla luce della recente tre giorni regionale “Ricoprire il Borgo” incentrata sulla filiera dell’olivicoltura, che ha riscosso tantissimi consensi.

Per la delegata alla cultura Alda Montesanto, il marchio De.Co. è a garanzia dei prodotti che possono essere conosciuti oltre i confini locali, regionali e nazionali, mentre il delegato alla pesca Gabriele Alterino ha posto l’accento sull’importanza delle risorse ittiche. «Il pesce non è solo un alimento – ha affermato Alterino – ma indica la connessione con il territorio; questo progetto mira a tutelare le caratteristiche di nostri prodotti, è rispettoso della biodiversità marina e delle pratiche di pesca ecosostenibile, con una particolare attenzione alle tematiche ambientali».

Interessante il contributo di un giovane produttore, Pasquale Linardi, per il quale l’iniziativa del Comune può dare la spinta giusta alle attività artigiane come la sua, portata avanti con tenacia e dedizione, e con il desiderio di far conoscere le antiche conserve sott’olio, perfezionate e messe sul mercato, che gli sta dando grosse soddisfazioni.

Al termine, il delegato ai turismi Antonio Scarnato ha illustrato il logo De.Co che racchiude i simboli del patrimonio storico culturale della cittadina, con la cupola della cattedrale; dell’agricoltura con  il ramoscello d’ulivo; infine del mare con la sua produzione a km0. «De.Co. è un punto di partenza – ha affermato Scarnato – che ci permette di presentare all’esterno un’offerta turistica che sia da volano per l’economia locale e un motivo in più per visitare Cariati e degustare le eccellenze del territorio. Abbiamo un disciplinare molto rigido da osservare – ha concluso – e il logo verrà assegnato solo alle attività artigianali locali che utilizzano prodotti a km0».

 Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 27 dicembre 2024)


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