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CARIATI – PIÙ ATTENZIONE ALL’AREA PORTUALE

Le Lampare chiedono un intervento per l’insabbiamento e la mancata pulizia. Minò: «Già previsto, ma per il rilancio ci vuole il Piano regolatore portuale»

Sono diversi i problemi che da tempo affliggono i pescatori di Cariati, i quali utilizzano quotidianamente il porto per lavoro. Problemi atavici, ancora non del tutto risolti che, secondo il gruppo di minoranza Le Lampare, richiederebbero maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale in carica.

L’area – spiegano dal gruppo – è molto frequentata dai cariatesi e dagli sportivi, ma attualmente versa in uno stato di degrado a causa dei rifiuti sparsi che danno un’idea di abbandono. E poi, c’è l’annoso problema dell’insabbiamento dell’imboccatura Nord che provoca grosse difficoltà alle grandi imbarcazioni che ogni giorno devono entrare ed uscire. Per Le Lampare la situazione è inaccettabile e sollecitano l’amministrazione comunale a prendere immediati provvedimenti al fine di ripristinare il giusto decoro e il rispetto che merita l’importante infrastruttura.

«Il porto rappresenta tanto per la nostra storia e la nostra cultura – sostengono dal gruppo consiliare di minoranza – dobbiamo garantire che sia mantenuto in condizioni adeguate per tutti coloro che vi lavorano e vi trovano serenità e socialità. La zona che versa nel degrado è la stessa che, in passato, è stata più volte bonificata grazie al senso civico di cittadini organizzati, per cui – concludono – crediamo sia necessaria una pulizia ordinaria da parte di chi ha il dovere di farla».

Il sindaco Cataldo Minò, consapevole della situazione, puntualizza: «Al momento il nostro porto garantisce solo i servizi essenziali. Da presidente del Gal Pesca posso affermare che c’è la nuova programmazione di tutta la fascia ionica, con parecchi interventi destinati a Cariati. Intanto – ricorda il Primo cittadino – c’è già un appalto in corso per il molo a sud e ci sarà un altro intervento per lo svuotamento delle “trappole” di sabbia a nord; la sabbia prelevata sarà poi utilizzata  per il ripascimento. Oltre a ciò – continua – è previsto un altro importante intervento dedicato a liberare l’imboccatura, grazie all’attenzione dimostrata dal dottore Siviglia e dalla dottoressa Chiodo del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, che nei giorni scorsi sono arrivati a Cariati per rendersi conto di persona della situazione».

Non solo. Minò puntualizza che il porto turistico e peschereccio di Cariati non ha l’incameramento, necessario a consentirne il rilancio, per cui dal punto di vista formale non può essere operativo al 100%. Questo l’impegno del Primo cittadino cariatese: «Dobbiamo fare al più presto il Piano regolatore, solo allora si potranno fare seri investimenti e decidere la destinazione delle diverse aree. Abbiamo intenzione di valorizzare il nostro porto, personalmente mi sto impegnando a risolvere le problematiche, ma per vedere concretizzata la nostra visione dell’infrastruttura ci vorrà ancora del tempo, almeno tutto il 2025».  (M.S.)

 

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