Secondo L’Alternativa C’è il Tar aveva accolto per la seconda volta il ricorso. La maggioranza smentisce: «Rinviato alla discussione del 18 giugno prossimo»
«Nessun ricorso dell’opposizione è stato accolto dal Tar Calabria. Il ricorso sul bilancio è stato rinviato per la discussione di merito all’udienza già fissata per il 18 giugno prossimo». È arrivata quasi in tempo reale la smentita alle dichiarazioni della minoranza “L’Alternativa C’è”, composta da Saverio Greco ed Emma Filippelli, la quale aveva annunciato che il Tribunale Amministrativo Regionale aveva accolto per la seconda volta in via cautelare il ricorso presentato dall’opposizione sul bilancio approvato dalla Giunta Minò, specificando che bisognava comunque attendere il giudizio definitivo del prossimo 18 giugno.
Per l’Alternativa il copione si ripete, era accaduto anche con il bilancio di previsione, sospeso per un errore procedurale nel marzo 2024 e poi bocciato dal Tar nel mese di settembre. Per i due della minoranza la colpa è dell’amministrazione Minò, rea di non tenere in considerazione i richiami al rispetto delle regole e di non aver corretto le presunte irregolarità.
Greco e Filippelli tacciavano quindi la squadra di Minò di “arroganza e incompetenza” e di portare avanti provvedimenti “viziati”, rifiutando ogni confronto nel merito con l’opposizione. Una grave mancanza di dialogo e apertura che – dicono – produce danni alla comunità e li spinge a fare ricorso. «La contestazione del bilancio e il giudizio pendente al Tar rischiano di bloccare ogni impegno di spesa – affermavano Greco e Filippelli – e aprono la strada a possibili ricorsi dei cittadini su Tari, Imu, tassa di soggiorno, servizio idrico e altri tributi. L’attività amministrativa rischia nuovamente di essere messa in discussione dopo la probabile bocciatura del bilancio e di portare Cariati verso un nuovo dissesto finanziario, di cui diverrebbe attore protagonista lo stesso responsabile del dissesto passato e per cui è stato anche condannato».
Non stanno così le cose per la maggioranza di Cataldo Minò. «L’ennesimo ricorso presentato dall’opposizione riguardo al bilancio approvato in Giunta – affermano da Palazzo Venneri – non è stato assolutamente accolto dal Tar Calabria, come i soliti “alternativi” vorrebbero erroneamente e strumentalmente far credere. È stato rinviato per la discussione di merito all’udienza fissata per il 18 giugno 2025». Una decisione concordata con i difensori del Comune di Cariati, avvocati Aldo Zagarese e Paolo Clarizia, e il difensore dell’opposizione, avvocato Oreste Morcavallo.
Ma lo si evince chiaramente dall‘ordinanza resa dallo stesso Tribunale amministrativo in data 22 gennaio 2025. «Ogni diversa interpretazione dell’ordinanza in questione – spiegano i difensori del Comune, Zagarese e Clarizia – è da ritenersi gravemente erronea, tenuto conto che il dato letterale della stessa, sul punto, è agevolmente comprensibile: si accoglie la domanda cautelare ai soli fini della trattazione del merito del ricorso all’udienza pubblica del 18.06.2025». Non ci sarebbe nessuna sospensione degli atti, dunque, né alcuna anticipazione dell’esito del giudizio del Tar.
La considerazione politica che ne scaturisce è durissima: «Una cantonata di Saverio Greco che non ha saputo interpretare l’ordinanza del Tar, o semplicemente mente sapendo di mentire? L’unica certezza è che si è di fronte alla peggiore delle opposizioni che non opera per il bene del paese, ma si ciba, fino all’indigestione, di ostruzionismo e ricorsi». Infine, il rimprovero di voler bloccare l’azione amministrativa, le opere pubbliche, i concorsi indetti e tutto ciò che l’amministrazione sta facendo per far risalire la cittadina dal baratro in cui la stessa Alternativa l’aveva affossata.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 28 gennaio 2025)