Gli attivisti de Le Lampare chiedono strumenti e personale. Sui lavori in corso per la riapertura: «Procedono a rilento, il Presidente verifichi di persona»
Un laboratorio analisi pubblico che funzioni h24 e un’accelerata ai lavori in corso nell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati. Lo chiedono ancora una volta gli attivisti del movimento Le Lampare per ottenere i servizi essenziali da tempo negati a un intero territorio. Si rivolgono direttamente al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella sua duplice veste di commissario ad acta per la sanità calabrese, e si dicono stanchi delle attese e delle parole. Ci sono i cittadini di un intero territorio – affermano – esasperati da una situazione che si protrae oltre il previsto e che non possono continuare a pagare di tasca propria servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti dal sistema sanitario pubblico.
È necessario un laboratorio analisi efficiente e funzionale h24, al posto dell’attuale punto prelievi aperto 12 ore al giorno. «Il Laboratorio è cruciale – affermano dal movimento – non solo per supportare adeguatamente gli altri servizi ospedalieri, come il previsto Pronto Soccorso che, nonostante i proclami, funziona ancora come Punto di Primo Intervento, ma anche per garantire una prevenzione efficace e offrire servizi capillari sul territorio».
Da quanto si è appreso, la trasformazione del declassato punto prelievo di Cariati in un vero e proprio Laboratorio analisi attivo h24, com’era prima della chiusura dell’Ospedale avvenuta nel 2010, può avvenire solo con la modifica del Decreto della rete regionale dei laboratori. Per le Lampare, quella del Laboratorio è una grave lacuna a cui il governo regionale a guida di Occhiuto deve porre rimedio. Anche perché – dicono – la dipendenza dai laboratori privati non è una soluzione sostenibile, lascia i cittadini in balia di costi elevati e servizi inadeguati nel momento in cui i budget delle convenzioni si esauriscono.
«Occhiuto prenda misure immediate – puntualizzano gli attivisti – per riorganizzare la rete regionale dei laboratori analisi, garantendo un servizio pubblico all’altezza delle necessità della popolazione. Non è accettabile che il peso di questa inefficienza ricada sui cittadini; il nostro territorio merita un servizio sanitario pubblico adeguato, accessibile a tutti».
Da qui l’appello al commissario Occhiuto, di venire di persona a Cariati per verificare la situazione del Vittorio Cosentino e constatare «la lentezza e l’inadeguatezza» con cui procedono i lavori, dagli spazi esterni fino al reparto di radiologia, dove vi sono infiltrazioni nel soffitto «e dove sembra non sia previsto alcun intervento, nonostante i corposi finanziamenti ministeriali ed europei».
Ad Occhiuto chiedono di dare un segnale di vita a tutti i cittadini e ai comitati che da anni lottano e sono di nuovo pronti a mettere in campo azioni eclatanti in difesa del diritto alla salute e alla vita nel territorio di Cariati e in tutta la Calabria.
Ricordiamo che, in base al Dca n.78 del 26 marzo 2024, di riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Calabria, il “Vittorio Cosentino” riapre come ospedale di zona disagiata, integrato con lo Spoke di Rossano/Corigliano. Una riapertura necessaria, il presidio serve un bacino di utenza vasto, i cui comuni sono dislocati su un’area in gran parte montana. Il territorio, inoltre, è interessato in estate dall’aumento della popolazione e, purtroppo, dalla mobilità passiva.
Nel “Cosentino” saranno trattate patologie acute a bassa intensità di cure, con attività mediche e chirurgiche multidisciplinari e a diffusione territoriale. Sono previsti 20 posti letto di Medicina Generale, i cui lavori sono in corso al secondo piano, un day surgery per prestazioni di chirurgia generale nel setting ambulatoriale, 4 posti letto di day hospital di Cardiologia, servizi dedicati di gastroenterologia e oncologia, posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva (Obi) presso il pronto soccorso. La struttura sarà collegata tramite sistemi informatici al centro Spoke e si eseguiranno indagini radiologiche con trasmissione di immagini. Infine, sarà attivata una riabilitazione specialistica per le malattia di Parkinson e Alzheimer.
Per il presidio cariatese, lo stesso Dca 78 prevede la coesistenza con l’Ospedale Territoriale (Casa della salute e Ospedale di comunità). (M.S.)