“Capodanno In Paradiso” nei giorni scorsi aveva sollecitato l’inizio dei lavori
«I lavori relativi al Ponte Molinello, sulla SS106 ionica all’interno del centro abitato di Cariati, oltre alla realizzazione di una passerella ciclopedonale in affiancamento al ponte e alla realizzazione di marciapiedi in zona Santa Maria, prevedono anche la riqualificazione completa dell’opera d’arte». È la precisazione di Anas, chiamata in causa nei giorni scorsi dall’associazione “Capodanno in Paradiso” rispetto ai lavori annunciati 5 anni fa di messa in sicurezza del pericolosissimo Ponte Molinello e di altre opere lungo il tracciato interno della SS106.
Ricordiamo che il ponte in questione è stato spesso teatro di incidenti anche mortali. Il presidente dell’associazione, Antonio Trento, ne sollecitava l’inizio dei lavori, preannunciati da un prefabbricato, un recinto e vecchie tabelle, senza alcuna indicazione, prevista per legge, dei dati pubblici: inizio, fine, progettisti, direttori dei lavori. Il presidente Trento, che circa vent’anni fa proprio all’altezza del ponte Molinello ha perso il giovane figlio Giuseppe in un incidente stradale, aveva manifestato la sua delusione per il fatto che l’intervento di messa in sicurezza del Ponte era stato ridotto ad una sola passerella pedonale su un unico lato.
Nel precisare che gli interventi programmati prevedono un investimento di circa 2,2 milioni di euro, Anas afferma che i lavori sono stati di recente consegnati all’impresa esecutrice e che la loro ultimazione è prevista entro il corrente anno 2025. «Oggi i lavori sono in corso come da cronoprogramma – aggiungono da Anas – con le attività di accantieramento, rilievo di dettaglio e approvvigionamento materiali, e con un concreto avvio dei lavori nel corrente mese di febbraio».
Per Capodanno in Paradiso, l’urgenza di mettere in sicurezza il tratto della SS106 è un dovere morale, di rispetto per le vittime e per evitare che altre persone possano perdere la vita su quel ponte. La sua messa in sicurezza darebbe anche un segnale di speranza ai cittadini, di un cambio di passo auspicato contro le lungaggini burocratiche e i ritardi non più tollerabili rispetto ad un’opera ritenuta da tutti urgente e necessaria.
(Maria Scorpiniti)