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CARIATI – DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO, IL DIBATTITO DEL ROTARY

L’idea passa anche dal progetto della nuova provincia della Magna Graecia

CARIATI – Istituire la nuova provincia della Magna Graecia sui criteri di omogeneità territoriale e costruire una geografia amministrativa che avvicini i cittadini di tutto l’arco ionico. Con due grandi capoluoghi: Corigliano Rossano a Nord e Crotone a Sud. Un progetto di decentramento amministrativo e riorganizzazione territoriale lanciato 5 anni fa dal Comitato Magna Graecia, illustrato dal punto di vista tecnico dal presidente Domenico Mazza nel corso di un incontro organizzato nei giorni scorsi a Cariati, presso la sala convegni del Civico Museo, dal Rotary Club “Terra Brettia”. Le tematiche hanno riguardato proprio il decentramento amministrativo e le autonomie politiche nei processi di omogeneità territoriali.

Ad introdurre il tema, per il Rotary cariatese, il segretario Tommaso Spina e l’assistente del Governatore Enrico Iemboli, mentre la presidente Rosetta Lobono ha inteso rimarcare la necessità di superare gli attuali assetti centralistici, ritenuti inadeguati, per dare risposte alle esigenze di sviluppo manifestate dai territori.

Dello stesso tenore è stato anche l’intervento del sindaco di Cariati, Cataldo Minò, che ha sottolineato la situazione di grande marginalità che vive, in particolare, il basso Jonio cosentino rispetto alla provincia di Cosenza e al resto della Sibaritide. Criticità legate alla mobilità, alla sanità e alla giustizia – ha detto il Primo cittadino, manifestando l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso una proposta di assetto baricentrico del territorio e di riequilibrio istituzionale che valorizzi il Crotonese e la Sibaritide, territori accumunati da storia, cultura magnogreca ed economia, ma che attendono da troppo tempo segnali concreti per un reale sviluppo.

Dopo l’esposizione di Mazza, è emersa la disponibilità ad avviare anche a livello locale una riflessione più dettagliata sui numeri che giustificano l’inizio del processo di autonomia amministrativa, economica e sanitaria, per un decentramento dei servizi e la costruzione di ambiti amministrativi funzionali al lancio di tutto l’arco ionico, incluso il settore turistico.

Anche il direttore operativo dell’organizzazione di volontariato “Basta Vittime sulla SS106”, Fabio Pugliese, parlando dei 15 miliardi di investimenti statali per le strade calabresi, inclusa la 106, dopo aver sottolineato il fallimento dell’autonomia differenziata, ha lanciato un appello ai parlamentari calabresi, di portare a casa dei risultati al pari dei loro colleghi del nord.

La proposta istituzionale di Magna Graecia ha suscitato un interessante dibattito con il pubblico presente, dal quale è emerso la consapevolezza diffusa di costruire un diverso assetto territoriale che possa unire le aree crotonesi e sibarite attorno alle province di Crotone e Corigliano-Rossano.

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 9aprile 2025)

 

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