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“LA CALABRIA DELLE MERAVIGLIE” DI BADOLATI PRESENTATO AL MUMAM DI CARIATI

Ribaltando gli stereotipi, il libro racconta una terra tutta da scoprire

CARIATI – Un racconto diverso della Calabria, oltre gli stereotipi. È quello che fa nel libro “La Calabria delle meraviglie” il giornalista Arcangelo Badolati, caposervizio di Gazzetta del Sud, presentato nei giorni scorsi presso il Museo civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati. Oggi c’è bisogno di riscrivere l’immagine più bella e competitiva della Calabria nel mondo – ha affermato in apertura dell’incontro il sindaco Filomena Greco – attraverso la promozione dei marcatori identitari distintivi (MID) e di tutte le iniziative che, come questa, favoriscono nuovi percorsi; il libro di Badolati – ha detto il Primo cittadino – deve essere letto e promosso soprattutto nelle scuole.

Nella sala convegni di Palazzo Chiriàci, la responsabile del Mumam, Assunta Scorpiniti, nonché scrittrice e giornalista, ha dialogato con l’autore sui contenuti del libro, stimolando interessanti risposte. I vari momenti sono stati intervallati dalle letture del poeta Alessio Baratta e dalle canzoni di Rossella Marino. Con questo volume edito da Pellegrini, il noto giornalista, dopo essersi occupato per anni di crimini e di ‘ndrangheta, intende esorcizzare “tutto il male raccolto e svelato” e narrare, al contrario, le millenarie sapienze contenute in leggende e fantasie popolari, personaggi e riferimenti storici, allo scopo di liberare la Calabria da “insopportabili” stereotipi, poiché è una terra da scoprire anche da parte di chi la abita, che deve sapere chi è e da dove viene.

Un racconto appassionato, dunque, che Arcangelo Badolati fa partendo dal più efferato dei crimini mafiosi, compiuto a Cassano all’Ionio nel 2014: la barbara uccisione del piccolo Cocò Campolongo. “Ho visto in quel delitto – ha sottolineato tra le altre cose – tutto il male possibile, ma anche il fatto che avveniva in un luogo meraviglioso, pieno di testimonianze culturali, dove era vissuto Erodoto, il padre della storia”. Da qui lo stimolo a compiere un percorso culturale e antropologico tra leggende, miti e memorie per dimostrare come le città più segnate dalla ‘ndrangheta siano invece luoghi in cui sorsero comunità straordinarie e vissero donne e uomini dotati di sapienza e talento.

Con “La Calabria delle meraviglie” si è chiusa la rassegna culturale “Incontriamoci al Museo”, che nelle settimane passate ha visto la presentazione dei libri del vescovo Luigi Renzo e della psicologa Cecilia Gioia, l’incontro interculturale “La stella dei Magi”, il reading letterario musicale “Il mare che porta”, infine l’incontro con l’attrice cariatese rivelazione dell’anno, Lina Siciliano, protagonista del film “Una femmina” di Francesco Costabile.

MARIA SCORPINITI

 

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