Da zona Ponte a piazza Plebiscito. Presto un secondo defibrillatore anche alla marina
CARIATI – Era stato installato in un punto cruciale del centro storico, in zona Ponte, lo scorso 1 gennaio, ma qualcuno ha pensato bene, a distanza di un mese, di danneggiarlo. Per fortuna, la cassetta metallica che custodiva il defibrillatore ha retto e l’apparecchio è ancora funzionante, per cui si è deciso di spostarlo in piazza Plebiscito, antistante la Cattedrale. Tuttavia, l’amarezza da parte di chi ha promosso e realizzato l’iniziativa di dotare il centro storico del dispositivo è davvero tanta. Tra questi, il delegato al centro storico Aldo Fortino, nonché cittadini, turisti ed associazioni che, mossi da senso civico e dall’amore per Cariati, hanno offerto il loro contribuito economico per l’acquisto dello strumento sanitario.
A condannare il tentativo di distruggere il defibrillatore è Antonio Trento, presidente dell’associazione di volontariato Capodanno in Paradiso, che si dice allibito nel constatare “quanta sciocca e gratuita cattiveria circoli ancora tra di noi, se taluni si divertono a spaccare e distruggere senza alcun motivo apparente un defibrillatore”. Che, lo ribadiamo, era stato acquistato con il contributo volontario di persone che vogliono fare la loro parte per il progresso civile della comunità e che sono la stragrande maggioranza.
«Un defibrillatore non si può rivendere a nessuno – afferma Trento – ma potrebbe salvare una vita. Dunque perché tentare di distruggerlo? Per fortuna il dispositivo non è stato danneggiato, abbiamo proceduto, insieme a quanti hanno finanziato il secondo defibrillatore che sarà installato a breve alla marina, in Piazza dei 500, ad individuare un sito più protetto, sotto l’occhio vigile di una telecamera».
Il presidente di Capodanno in Paradiso assicura che l’increscioso episodio non scalfirà in alcun modo l’impegno di cittadini ed associazioni, che continueranno con più convinzione e senza interesse a fare il bene della comunità. «Il defibrillatore è stato acquistato ed installato per il bene di tutti – conclude il presidente Trento – anche di chi ha inteso farsi protagonista di questo atto ignobile o di qualche suo familiare in grave difficoltà, è frutto del contributo economico di tanti cittadini che, in silenzio, lavorano per il bene comune». Il dispositivo sanitario salvavita era stato posizionato nella zona Ponte, nei pressi della rinomata gelateria Fortino, una zona molto frequentata in estate da migliaia di cittadini e turisti, soprattutto da famiglie con bambini. (MARIA SCORPINITI)