Al momento, l’unica certezza è la coalizione con Minò candidato a sindaco. Trento potrebbe correre da solo; si attendono le mosse di Le Lampare-5 Stelle e di un quarto gruppo in quota Lega
di Maria Scorpiniti
CARIATI – Mancano pochi giorni dalla presentazione delle liste per l’elezione diretta del sindaco e dei consiglieri comunali. L’unica ufficialità su candidati e coalizioni in lizza per amministrative in programma domenica 14 e lunedì 15 maggio prossimi è arrivata ieri sera da Cataldo Minò, per gli altri gruppi è questione di poco. Il susseguirsi di riunioni e di “tavoli” più o meno segreti dei mesi scorsi, di alleanze stipulate e sciolte, di candidature avanzate da molti, troppi aspiranti alla poltrona di primo cittadino, finora ha prodotto solo confusione e sfiducia tra la gente.
Le prossime ore saranno decisive per delineare un panorama politico chiaro, e limare gli ultimi accordi con coloro che dovranno realizzare idee e progetti per la Cariati che verrà, meglio ancora se sono grandi portatori di voti. Il tempo delle trattative e dei sotterfugi è scaduto, non resta che approntare le liste degli aspiranti nuovi inquilini di Palazzo Venneri, che vanno presentate nei 30 giorni antecedenti le consultazioni.
Allo stato lo scenario, salvo sorprese dell’ultimo momento, vede una nutrita e variegata coalizione con candidato alla carica di sindaco Cataldo Minò, un’esperienza da consigliere e presidente del consiglio nell’amministrazione targata Filippo Sero, consulente finanziario e presidente del Flag “I Borghi Marinari dello Jonio”. La coalizione di Minò imbarca tre fuoriusciti dell’attuale maggioranza dell’Alternativa che sostiene la sindaca Filomena Greco. Sono Francesco Cicciù, Gianpasquale Imperiale e Luigi Forciniti del gruppo “Cariati Riparte”, a cui si aggiunge Simone d’Adamo, presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia. In questo gruppo sono confluiti il Partito Democratico con il suo segretario cittadino Peppino Cufari, Giuseppe Parise di Confagricoltura e l’ex amministratore Tommaso Critelli, infine le due consigliere di minoranza Alda Montesanto e Maria Crescente.
Nell’intricato mosaico politico in salsa cariatese, compare anche “Cariati al Centro” con coordinatore Vincenzo Filareti, che fa capo a Leonardo Trento, attuale consigliere di minoranza, politico di lungo corso con deleghe importanti nella Giunta Sero e nella Provincia di Mario Oliverio; nelle ultime regionali, è stato candidato con Forza Italia a sostegno di Roberto Occhiuto. Trento correrebbe da solo e avrebbe già la lista pronta, incoraggiato dai fedelissimi e dal cugino Sergio Salvati, quest’ultimo tra i fondatori dell’Alternativa e consigliere di maggioranza dimissionario, ex assessore ed ex vicesindaco nella Giunta Greco.
I cittadini attendono di conoscere i candidati sindaci anche degli altri gruppi, come quello composto da Le Lampare e Movimento Cinque Stelle, e la collocazione politica del circolo di Forza Italia, che vanta una buona fetta dell’elettorato cariatese. Il cerchio dovrebbe essere chiuso da una quarta lista targata iGreco, in quota Lega, ma senza la sindaca uscente, che lascerebbe il testimone – secondo una fonte autorevole – al fratello Saverio, affiancato dal fedelissimo Antonio Arcuri. Naturalmente, in assenza dell’ufficialità, sono tutte ipotesi da confermare.
Il panorama non è certo tra i migliori per l’elettorato cariatese. Molti aspiranti consiglieri e sindaci sono legati mani e piedi alle amministrazioni precedenti e a quelle che hanno portato l’ente, nel 2016, al dissesto finanziario. Chi verrà eletto, dovrà lavorare sodo per assicurare al paese una parvenza di normalità fatta di servizi essenziali e portare a soluzione le “grandi” questioni che riguardano la sanità, la viabilità, il rilancio turistico ed economico, l’insabbiamento del porto, e saper progettare per attingere ai fondi del PNRR. La campagna elettorale sarà breve ma intensa, entrerà nel vivo subito dopo Pasqua.
Sulla fascia ionica, oltre Cariati, sono chiamati alle urne i residenti dei centri collinari di Terravecchia (sindaco uscente Mauro Santoro) e Mandatoriccio, comune commissariato a seguito delle dimissioni di Dario Cornicello. A Terravecchia – da quanto si è appreso – due giovani guideranno due distinte coalizioni, mentre a Mandatoriccio se la contenderanno un politico navigato e uno stimato avvocato.