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CARIATI – INSABBIAMENTO DEL PORTO, LA REGIONE AUTORIZZA LA MOVIMENTAZIONE DEI SEDIMENTI

Il sindaco: “Si va verso la soluzione del problema”

CARIATI – Insabbiamento del porto, la Regione Calabria ha autorizzato il Comune di Cariati ad effettuare l’intervento di movimentazione dei sedimenti che impediscono da tempo l’entrata e uscita regolare delle imbarcazioni dall’infrastruttura. I sedimenti saranno rimossi dall’imboccatura del porto e spostati sulla spiaggia attigua. Ne dà notizia il sindaco Filomena Greco, esprimendo soddisfazione per questo importante risultato che segue alle diverse iniziative portate avanti sin dal suo insediamento per risolvere la questione e consentire l’ottimale fruizione dell’importante infrastruttura della Sila Greca. Il tutto a beneficio – afferma il Primo Cittadino, che nell’occasione ringrazia il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – degli operatori della piccola pesca, motore per l’economia del nostro territorio.

L’importo del finanziamento regionale è di 100 mila euro, ottenuto grazie all’interessamento dell’allora assessore regionale Fausto Orsomarso. Questo nuovo intervento è diverso da quello effettuato lo scorso anno dal Flag “I Borghi Marinari dello Jonio”. La Greco informa che l’ufficio ha già affidato i lavori, i quali inizieranno a breve, mentre si sta predisponendo il progetto per il ripascimento del litorale nelle zone più colpite dall’erosione.

In questi anni – spiega il Primo cittadino – la situazione si è aggravata a causa delle impetuose mareggiate registrate nel territorio, con l’innalzamento del fondo dell’imboccatura del porto ad un livello tale da impedire alle barche di transitare in sicurezza, con un alto rischio di incagliamento. Quando si verifica la bassa marea, il disagio cresce e alcuni natanti sono impossibilitati a transitare. Inoltre, perpendicolarmente al braccio portuale, si è formato un cumulo di sedimenti che emerge dalle acque. Il rischio è che, con la completa chiusura del porto, insieme al fermo delle attività di pesca, l’innalzamento del fondo potrebbe comportare il relativo innalzamento delle onde marine che potrebbero invadere il lungomare (che già patisce l’erosione costiera) e addirittura arrivare alle case, con terribili conseguenze, oppure ancora interessare la linea ferrovia e la SS 106.

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