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CARIATI – SAN CATALDO TORNA IN CATTEDRALE Tutto pronto per la solenne festa del ritorno del protettore e compatrono della città

CARIATI –  È tutto pronto a Cariati per la Festa del ritorno nella concattedrale San Michele Arcangelo di San Cataldo Vescovo, protettore e compatrono della città. Un evento preparato con cura nelle settimane precedenti dalla parrocchia della chiesetta rurale a Lui dedicata, guidata da don Rocco Scorpiniti, e da quella della Concattedrale diretta dall’arciprete don Gino Esposito, insieme a molti volontari e collaboratori. Quest’anno la festa del ritorno è particolarmente solenne perché riprende, dopo la pandemia, una tradizione religiosa e identitaria molto sentita dal popolo cariatese, radicata nei secoli. Come, d’altronde, i festeggiamenti religiosi e civili dello scorso mese di maggio, che hanno seguito un preciso rituale, tra cui la partecipata processione del 10 maggio dal centro storico fino alla chiesetta rurale in riva al mare, distante circa tre chilometri dall’abitato. Ora, a poco più di un mese, il ritorno della sacra effigie nella cappella posta a destra della navata maggiore della splendida cattedrale neoclassica.

La Festa del ritorno del Vescovo irlandese, vissuto nel VII secolo a Taranto, dove approdò a seguito di un naufragio ed operò compiendo molti miracoli, prenderà il via il prossimo venerdì sera, 23 giugno, con la ricca sagra di prodotti tipici e l’animazione musicale nell’ampio cortile della chiesetta di San Cataldo. Il ritorno vero e proprio sarà, invece, il giorno successivo, sabato 24 giugno, con il raduno alle ore 16.30 delle imbarcazioni al porto, l’imbarco della statua e la processione a mare. Al termine, in corteo a piedi fino al centro storico, dove in serata si esibiranno “I Briganti di terra d’Otranto”, il gruppo salentino che lo scorso 10 maggio ha dovuto rinviare il suo concerto a causa del maltempo.

I cariatesi, anche quelli che vivono fuori regione, nutrono una particolare devozione verso il Santo dei miracoli, che considerano alla stregua di un amico al quale rivolgersi nelle difficoltà della vita. Per grazia ricevuta, nel giorno della festa del 10 maggio, è usanza vestire i bambini alla foggia del Taumaturgo e far precedere la processione dai Majo, una sorte di totem di legno rivestito di “fusiddi”, i fritti della tradizione cariatese, decorato con gigli e rose, i fiori di San Cataldo.

Maria Scorpiniti

 

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