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IL “VITTORIO COSENTINO” DI CARIATI NELLA RETE OSPEDALIERA REGIONALE PUBBLICA COME OSPEDALE DI ZONA DISAGIATA

Previsti un reparto di degenza per acuti e un Pronto Soccorso per gestire le emergenze. Soddisfazione espressa da comitati, movimenti ed esponenti politici

CARIATI – Il “Vittorio Cosentino” di Cariati torna ad essere un ospedale. Il documento contenente la programmazione della rete ospedaliera e territoriale regionale e la nuova visione di sanità del presidente Roberto Occhiuto e della struttura commissariale è stato reso noto ieri, con grande soddisfazione per cittadini, Comitati, movimenti ed esponenti politici che in questi anni si sono battuti, ciascuno per la propria parte, affinché la riapertura di Cariati diventasse realtà.  Determinante è stata, in quest’ultimo anno, la volontà del Presidente e commissario ad acta Occhiuto, che per quanto riguarda i problemi del territorio ha dimostrato di saper ascoltare i cittadini e i loro rappresentanti, di saper trovare soluzioni e, soprattutto, di essere capace di mantenere gli impegni presi.

Ora Cariati avrà il suo Ospedale di Zona Disagiata, con un reparto di degenza per acuti e un Pronto Soccorso per gestire l’emergenza urgenza, i cui lavori di riqualificazione e rifacimento dei locali sono già iniziati lunedì scorso. I cariatesi, anche i più scettici, hanno capito che si faceva sul serio già nei mesi scorsi, quando nel nosocomio sono arrivate nuove strumentazioni diagnostiche all’avanguardia, come due ecografi, un mammografo e una Tac di ultima generazione, e quando l’Asp ha cominciato ad incrementare il personale mancante per non rischiare di chiudere i servizi rimasti, come avveniva in passato.

Il Piano varato dalla Regione per ricostruire la sanità in Calabria è molto ambizioso, prevede un incremento di circa 1.300 posti letto. È lo stesso Governatore a dichiararlo: «È un Piano ambizioso ma realizzabile, le risorse ci sono. Per quanto riguarda il problema del reclutamento, chiederemo al Governo di aiutarci a rendere attrattivo il lavoro del personale sanitario in Calabria».

Ricordiamo che il Vittorio Cosentino è stato dismesso nelle sue funzioni ospedaliere nel lontano 2010, in attuazione di uno scellerato Piano di Rientro regionale che, in una sola notte, ha chiuso in Calabria ben 18 ospedali. In questi anni, la carenza di sanità e di posti letto ha assunto dimensioni non più tollerabili. I cittadini del Basso Jonio cosentino e dell’Alto Crotonese, in 13 anni, hanno pagato un prezzo troppo alto sulla loro pelle, facendo registrare indici di emigrazione sanitaria sempre in salita. Una situazione aggravatasi con l’avvento della pandemia, tanto da costringere “un manipolo di ribelli” a mettere in atto una serrata mobilitazione, occupando per 18 mesi un’ala del “Cosentino” e costringendo la politica ad ogni livello alle proprie responsabilità ed a riaprire una partita che per molti sembrava definitivamente chiusa. Alle Lampare e al comitato Uniti nella Speranza si sono uniti cittadini ed emigrati, altri movimenti civici ed associazioni, oltre a personaggi del calibro di Gino Strada, fondatore di Emergency, e Rogers Waters dei Pink Floyd. Tutti con il medesimo appello: “Riaprite l’ospedale di Cariati!”.

Quella della chiusura dell’ospedale è rimasta una ferita aperta, ricorda il commissario cittadino di Forza Italia Francesco Cosentino, che ora può essere riparata con il reinserimento nella rete ospedaliera pubblica. Cosentino, tra l’altro figlio di Vittorio, primo presidente del presidio cariatese scomparso prematuramente, a cui è intitolata la struttura, afferma che il reinserimento restituisce dignità non solo all’ospedale, ma a tutta la cittadina. Ovviamente ringrazia il presidente Occhiuto: «Ciò è stato possibile – afferma – solo grazie alla serietà e alle capacità di un politico immenso, il presidente Roberto Occhiuto, e ad una grande squadra di governo regionale ed al nostro partito, Forza Italia. Ora si va verso la riconquista del diritto alla salute e alle cure di un intero e vasto territorio».

Anche il sindaco Cataldo Minò dà atto al presidente Occhiuto dell’aver voluto e saputo garantire gli impegni assunti sull’Ospedale di Cariati. Nell’esprimere soddisfazione in generale per la chiusura dei conti e per il disegno della nuova sanità calabrese con 1324 posti letto in più, di cui 659 nella sola area nord della Calabria, per l’impegno rinnovato sul reclutamento dei medici così come sull’incremento dei mezzi per l’emergenza, sull’annunciato arrivo delle nuove tecnologie a servizio della sanità pubblica e, non ultimo, per l’aumento delle elisuperfici per gli elisoccorsi salvifici per tutto l’entroterra calabrese, rinnova pubblicamente al Governatore l’invito a venire presto a Cariati per condividere un percorso ormai inarrestabile, di ripristino della piena cittadinanza e dei diritti in questo territorio di cui egli – afferma – può considerarsi il principale interprete.

Infine il Primo cittadino ringrazia il direttore generale dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano, il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Asp di Cosenza, responsabile 118 ed Elisoccorso regionale, Riccardo Borselli, infine Antonio Capristo, direttore dell’UOC (Unità Operativa Complessa) Gestione tecnico patrimoniale della stessa Asp e Project manager del sistema Emergenza Urgenza Regionale, che aveva incontrato nei giorni scorsi a Cosenza.

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 13 luglio 2023)

  

 

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