Giro d’Italia in autonomia con una barca a vela. Partiti da Venezia, toccheranno 26 porti dimostrando che la disabilità non è un limite
CARIATI – Quando la disabilità non è un ostacolo per realizzare i sogni. Ne sono testimonianza Marco Rossato e Igor Macera, dell’associazione “I Timonieri Sbandati”, partiti il 2 giugno dal Salone Nautico di Venezia per compiere in autonomia il Giro d’Italia a Vela, che nei giorni scorsi hanno fatto tappa a Cariati, presso il porto turistico e peschereccio. Il loro singolare Giro prevede 26 soste in altrettanti porti turistici italiani e si concluderà a settembre 2023 con l’arrivo al Salone Nautico di Genova.
Non è la prima volta che Marco Rossato arriva nel porto di Cariati; qualche anno fa aveva compiuto un’avventura analoga da solo, accolto calorosamente al suo arrivo dall’allora presidente della Lega Navale, il compianto Giovanni Cufari, e da tutti i soci. In questa nuova, coraggiosa esperienza a bordo di Tornavento, un’imbarcazione speciale quasi autonoma, Marco ha coinvolto il suo amico Igor, come lui con disabilità motorie. L’imbarcazione, oltre al vento favorevole, può contare sulla propulsione di un motore elettrico e su un impianto fotovoltaico di bordo. La sfida è quella di verificare lo stato dei porti turistici italiani per quanto concerne l’accessibilità. Infatti i due sono convinti che se le strutture portuali sono accessibili e confortevoli per chi è in carrozzina, possono esserlo per tutti. Tra i diversi parametri valutati da Marco e Igor, ci sono gli aspetti relativi alla sicurezza ed eventuali ostacoli alla mobilità e alla tutela ambientale. In collaborazione con l’associazione Marevivo, si occupano anche di sostenibilità, in particolare del problema della plastica in mare.
A Cariati, i due sportivi sono giunti di notte a bordo della Tornavento, provenienti da Policoro, attraccando nel porto dove ad attenderli c’erano i soci della locale sezione della Lega Navale Italiana e quelli della Delegazione di Mirto, insieme all’associazione “A vele spiegate”, a Mimmo Imperiale della Federazione Italiana Motonautica e al delegato comunale alla pesca e politiche di promozione del porto Gabriele Alterino. Marco e Igor si sono fermati per riposare e ristorarsi, poi sono ripartiti il giorno successivo alla volta di Crotone.
«Sempre con il sorriso e carichi di positività, hanno chiacchierato con noi, spiegandoci il senso del loro viaggio. – raccontano il presidente della LNI Francesco Cufari, il suo vice Nicola Sero e il segretario Vincenzo Rispoli – Vogliono dimostrare che per le imbarcazioni a vela fino a 10 metri è possibile pensare all’elettrico come alternativa definitiva e che la disabilità non è un limite, una persona con problemi motori non è un peso per la società se la società la mette nelle condizioni di poter condurre una vita al pari di tutte le altre».
Un’impresa non facile e una bellissima lezione di umanità che riporta ai veri valori della vita e alla riflessione su come oggi si dia spesso importanza alle cose futili. Marco e Igor sono la dimostrazione che i sogni si possono realizzare se c’è una grande forza di volontà; inoltre, che i cosiddetti “diversamente abili” possono esprimere enormi potenzialità se dall’altra parte si trova una comunità inclusiva, in cui le istituzioni supportano le difficoltà con interventi ad hoc, nella consapevolezza che quanti vivono una disabilità, di qualsiasi natura, sono risorse straordinarie per l’intera società. E i soci della Lega Navale di tutt’Italia, che condividono con i due sportivi il grande amore per il mare, lo hanno capito molto bene.
Maria Scorpiniti