CARIATI – Il Comune di Cariati, in particolare l’Ufficio Tecnico, afferma di essere all’oscuro dell’abbattimento di due arbusti di tamerice, comunemente chiamati “vriche”, nella zona del lungomare Cristoforo Colombo che va dalla Madonnina al Gattopardo. Né ha autorizzato chicchessia ad eseguire il lavoro. Potrebbe essere stata, quindi, un’iniziativa presa in completa autonomia da un privato cittadino; da quanto si è appreso, i due arbusti davano riparo a vespe e calabroni e pare anche che un bambino, di recente, sia stato punto da uno di questi insetti.
Ad esprimere perplessità per l’iniziativa era stato, nei giorni scorsi, il gruppo di minoranza “L’Alternativa C’è”. L’abbattimento delle due piante ornamentali sul demanio cittadino, secondo il Gruppo, se non autorizzato, sarebbe “arbitrario ed illegittimo”, rimandando poi ad una polemica sollevata ai tempi dell’Amministrazione Greco, che aveva avviato un’iniziativa di potatura degli arbusti nel quadro delle azioni a tutela del verde pubblico e del decoro urbano.
«In quell’occasione, sono piovuti attacchi e critiche apocalittiche da parte di alcuni attuali sostenitori del nuovo esecutivo cittadino – ricordano da L’Alternativa C’è – gli stessi che oggi, di fronte alla soppressione degli stessi alberi, non hanno proferito parola, preferendo e perfino imponendo l’omertà a quanti sui social avevano denunciato lo scempio alla luce del sole».
Quello che è successo, secondo l’Alternativa C’è, va a snaturare il sito e provoca danni ecologici, poiché gli arbusti resistono alle inondazioni di acqua salmastra e sono utili per il consolidamento dei terreni sabbiosi e per formare barriere frangivento.
Maria Scorpiniti