CARIATI – Sarà inaugurata nei locali del Museo Civico di Palazzo Chiriaci, sabato 5 agosto, alle ore 19, una Mostra iconografica e documentale sui Viaggiatori del Grand Tour e altri turisti colti a Cariati dal XVII al XX secolo, ideata dallo storico Franco Liguori, noto studioso della storia di Cariati ed autore di numerosi saggi e libri sull’argomento, tra cui “Cariati nella storia” (1981,in coll. col fratello Romano) e “La formidabile rocca dei Ruffo e degli Spinelli” (2013). Attraverso l’esposizione di immagini, di vecchie stampe d’epoca, di testi diaristici degli scrittori-viaggiatori che vennero in Calabria e, spesso, fecero tappa anche a Cariati, la Mostra documenta il fenomeno di costume che va sotto il nome di Grand Tour e che caratterizzò la cultura europea, dall’età dell’illuminismo a tutto l’Ottocento, e si spinge cronologicamente fino al XX secolo, quando la pratica dei viaggi a scopo culturale ed anche con altre finalità (studio, ricerca, scoperta di luoghi ricchi di storia, ma poco conosciuti) continuò.interessando anche le regioni del Mezzogiorno, e la nostra Calabria. “A partire dalla seconda metà del 700 –ci ha detto Liguori _ il Grand Tour cominciò ad includere nei suoi itinerari la Calabria che fu visitata, tra il Settecento e l’Ottocento, da una folta schiera di scrittori, giornalisti, poeti, persone colte, che avvertivano profondamente il fascino del Sud e della Magna Grecia, in particolar modo; tra questi. Il tedesco Riedesel, l’inglese Swinburne, il francese Richard de Saint-Non ed altri. La “moda” dei viaggi al Sud continuò anche nel Novecento, interessando ancora la Calabria, che non fu visitata soltanto da viaggiatori colti stranieri (pensiamo agli inglesi George Gissing e Norman Douglas), ma anche da intellettuali, giornalisti e scrittori italiani, tra cui Guido Piovene, autore di “Viaggio in Italia” (un reportage nell’Italia del secondo dopoguerra). Nella mia relazione di presentazione della Mostra mi soffermerò principalmente sugli scrittori-viaggiatori che sono venuti a Cariati, lasciando brevi testimonianze e impressioni sulla visita fatta al paese”.