Deferiti progettisti, direttori dei lavori e due tecnici comunali all’epoca dei fatti
CROSIA – Sette fabbricati, costituiti ciascuno da due unità abitative uguali nella dimensione e forma, composti da un piano terra e un piano sottotetto, nella giornata di lunedì scorso, 18 settembre, sono stati posti sotto sequestro preventivo dal Tribunale di Castrovillari. I fabbricati sono stati realizzati nella frazione Mirto, località Fiumarella, nel comune di Crosia e, da una prima ipotesi, il valore delle opere sequestrate si aggira attorno a 600mila euro.
A dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura di Castrovillari diretta dal Dott. Alessandro D’Alessio, sono stati i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Rossano insieme ai colleghi dei Nuclei di Castrovillari e Mottafollone. Le sette strutture, realizzate in due momenti distinti, tre delle quali in gran parte finite e quattro in fase di costruzione, sono state poste sotto sequestro perché ritenute, allo stato e salvi i successivi approfondimenti da svolgersi anche su indicazione degli indagati, realizzati in violazione della disciplina pianificatoria urbanistica e i cui titoli di autorizzazione sono ritenuti in contrasto con le normative previste.
Dalle indagini effettuate finora, si ipotizza che in tale area e per tali strutture sono stati rilasciati permessi a costruire in carenza di qualsiasi strumento urbanistico di esecuzione, su terreni di estensione inferiore a quella per la quale la normativa consente l’edificazione ed in un’area priva di qualsivoglia opera di urbanizzazione secondaria.
Ci sarebbe, quindi, una violazione alla legge urbanistica della Regione Calabria che regola le aree oggetto di interventi edilizi. Per tali motivazioni, ed in virtù della trasformazione del territorio effettuata in assenza di un piano strutturale comunale, l’Autorità Giudiziaria ha ipotizzato sia il reato di “lottizzazione abusiva” che la sussistenza di reati contro la Pubblica Amministrazione.
Oltre al sequestro delle quattrodici unità abitative, si è proceduto al deferimento del rappresentante legale della Ditta esecutrice dei lavori, dei due progettisti e direttori dei lavori, nonchè dei due tecnici comunali all’epoca dei fatti, responsabili del settore urbanistica, che a vario titolo ora dovranno rispondere di abuso d’ufficio e violazione urbanistica.
Tutti gli indagati, atteso l’attuale stato del procedimento, potranno far valere la propria versione che sarà accuratamente sottoposta a verifica. Ognuno di loro è da ritenersi presunto innocente fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.