Una riflessione sul 4 novembre per imparare a costruire insieme la pace. Secondo il sindaco Cataldo Minò, “la comunità di Cariati può e deve essere un faro di speranza, un esempio di pace e collaborazione, e deve lavorare insieme per lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni”. Parole che il Primo cittadino ha pronunciato oggi, durante la commemorazione dei Caduti della prima Guerra Mondiale e di tutte le guerre, in occasione della 105esima Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
La cerimonia, cui hanno preso parte numerosi cittadini, amministratori comunali, volontari, autorità civili e militari, è iniziata in mattinata nella concattedrale “San Michele Arcangelo” con la messa dedicata alla memoria di coloro che hanno perso la vita per consegnarci un’Italia unita e libera, officiata da don Gaetano Federico insieme a don Rocco Scorpiniti. Subito dopo, in corteo, i partecipanti si sono portati presso il monumento che ricorda i Caduti di Cariati, situato su una delle otto torri che circondano il borgo medievale. Qui il sindaco Minò, dopo aver deposto la tradizionale corona d’alloro sulla lapide del Milite Ignoto, ha rimarcato il significato profondo della Giornata. «La nostra presenza qui – ha affermato – è tesa a commemorare i nostri Caduti e quanti hanno sacrificato la loro esistenza in nome degli ideali di libertà, democrazia e indipendenza. Il loro sacrificio dovrebbe essere un chiaro monito contro tutte le guerre».
Il Sindaco ha continuato la sua riflessione sui conflitti tuttora in corso nel mondo, che interrogano le coscienze di tutti. «Le guerre in Ucraina e a Gaza – ha asserito in proposito – sono solo gli ultimi esempi, in ordine di tempo, di violenze e crudeltà verso vittime innocenti, per questo – ha continuato – oggi sentiamo più vicine le memorie di coloro che hanno servito il Paese fino al sacrificio estremo» – esprimendo infine sentimenti di riconoscenza verso gli uomini e le donne delle Forze Armate, impegnati quotidianamente nel garantire protezione e sicurezza a cittadini e istituzioni.
All’intervento del Sindaco, è seguito quello di Antonio Formaro, figlio di Domenico, reduce combattente della seconda guerra mondiale, il quale ha parlato del valore della celebrazione, dell’attuale situazione mondiale, delle ragioni che hanno scatenato il conflitto in corso in Palestina e dell’urgenza di aprire negoziati di pace. Quindi la sollecitazione, da parte di Formaro, a vivere con rinnovato impegno per non rendere vano il sacrificio di tanti giovani eroi che ogni anno, il 4 novembre, vengono ricordati ovunque.
Emozionanti, infine, le riflessioni dei bambini della scuola velica della locale Lega Navale, che per tutta la cerimonia hanno sventolato la bandiera della pace insieme quella italiana. Da loro, il monito a lavorare insieme per costruire la pace, con la speranza che al più presto cessino le guerre in atto nel mondo. La cerimonia si è conclusa con la lettura ad alta voce, da parte del comandante della polizia municipale Wanda Capristo, dei nomi dei giovani di Cariati caduti durante la prima Guerra Mondiale, impressi sul marmo dell’antico monumento del centro storico.
Maria Scorpiniti