giovedì, Novembre 21, 2024
No menu items!
HomeNewsAttualitàCARIATI – LE DEMOLIZIONI A MIRTO CROSIA SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA MAFIA

CARIATI – LE DEMOLIZIONI A MIRTO CROSIA SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA MAFIA

Incontro con il prof. Aiello all’Istituto Comprensivo nell’ambito del progetto “Tra Scilla e Cariddi”

CARIATI – Con “Sindaco Buttale giù!”, il libro che racconta la coraggiosa demolizione, avvenuta nel 1989, di 63 costruzioni abusive sul demanio marittimo di Mirto Crosia ad opera dell’allora sindaco Gerardo Aiello, hanno preso il via gli incontri di educazione alla legalità dell’Istituto Comprensivo di Cariati, diretto da Alessandro Turano. “Tra Scilla e Cariddi: traghettare il fresco profumo di libertà”, questo il nome del progetto finanziato dall’Unione Europea e promosso dall’ATS Azione Sociale e Centro Comunitario Agape, rivolto agli studenti delle classi seconde e terze della secondaria di primo grado. Sotto la guida della docente Filomena Scigliano, il percorso prevede, dopo questo primo avvio, altri momenti di incontro con magistrati ed ex detenuti, visite ai beni confiscati alla mafia e presso il Tribunale dei Minori, momenti di confronto con altre scuole di Calabria e Sicilia aderenti allo stesso progetto, 25 in tutto.

Mercoledì scorso, ad illustrare lo scopo dell’iniziativa, nell’aula magna dell’IC c’erano lo stesso dirigente Turano e la sua collaboratrice Maria Viteritti, i quali hanno posto l’accento sulla necessità far conoscere ai ragazzi, attraverso testimonianze dirette, le azioni di contrasto alle mafie in una regione nota come terra di ‘ndrangheta e di malaffare.

Anche l’esperto del progetto, Angelo Serio, collegato in videoconferenza, ha sottolineato l’alto valore formativo del progetto. «Con questo percorso – ha detto rivolto agli studenti – cercheremo di seminare in voi quegli anticorpi che hanno a che fare con la libertà, i diritti, la coscienza, e che si attiveranno ogni qualvolta dovrete riconoscere uno stile di vita mafioso e compiere delle scelte importanti. Proveremo a farvi capire, anche ispirandoci all’agire del sindaco Aiello, che è possibile contrastare la bruttezza della mafia e vivere nella bellezza della legalità».

Dello stesso tenore l’intervento del sindaco Cataldo Minò, presente con la delegata alla cultura Alda Montesanto: «Agire nella legalità e nella trasparenza dà sempre soddisfazione per i suoi riflessi nella vita morale, civile ed economica. Fare le cose per bene, anche sotto l’aspetto della tutela dell’ambiente, paga sempre – ha rimarcato – e la storia della demolizione delle case abusive di Mirto, che oggi raccontiamo, è una bella pagina di coraggio di cui siamo tutti fruitori».

L’ex sindaco ed ex dirigente scolastico Gerardo Aiello, autore del volume edito da Rubbettino che prende il titolo dalla sollecitazione dei giovani di Mirto, “Sindaco Buttale giù!”, scritta a caratteri cubitali sui muri delle case abusive, ha poi fatto memoria di evento straordinario, unico in Italia, che ha caratterizzato la sua Amministrazione e che – a suo dire – non deve essere dimenticato. Nel ripercorrere la singolare vicenda, ha ricordato le pressioni subite per farlo desistere dal proposito di demolire le 63 costruzioni abusive di Centofontane, anche da parte di alcuni rappresentanti delle Istituzioni. «Io non ho fatto altro che dare esecuzione al grido di tanti giovani – ha puntualizzato – che mi chiedevano di ripristinare la legalità e di restituire alla collettività i beni demaniali appartenenti a tutti. Quando ho dato esecuzione alla demolizione (la prima è stata la casa di mia sorella) al mio fianco non c’erano i rappresentanti delle istituzioni – ha sottolineato – ma i tanti giovani di Mirto che erano venuti a riprendersi la loro spiaggia, come segno che in Calabria non siamo tutti mafiosi, ma che esistono tantissimi cittadini onesti che vogliono vivere nella legalità».

Una mattinata ricca di stimoli, dunque, durante la quale i numerosi studenti intervenuti hanno tenuto altissima l’attenzione fino alla fine, ponendo poi interessanti quesiti al prof. Aiello, che li ha omaggiati con alcune copie del suo volume.

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” – 8 marzo 2024)

ARTICOLI AFFINI

ARTICOLI SUGGERITI