Per contrastare le fake news e informare correttamente gli studenti
COSENZA – L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarlo. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece è necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico.
La Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con “Maturità al sicuro”, la campagna di sensibilizzazione svolta assieme al portale specializzato Skuola.net, per il diciassettesimo anno consecutivo, mantiene alta l’attenzione sulle possibili “bufale” legate alle regole di base che governano l’Esame di Stato, con l’obiettivo di smontare le notizie false.
Anche quest’anno c’è il rischio, per gli studenti che si apprestano a sostenere l’esame di Maturità, di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame. Quasi 1 maturando su 4 pensa di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove, 1 su 5 che può usare uno smartwatch. Qualcuno cade anche nel tranello delle tracce reperibili online e rischia di passare la vigilia in bianco per trovarle.
Le nuove tecnologie, in particolare, possono indurre in tentazione e, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. Lo mostrano chiaramente le risposte date dai circa 1.000 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2024. Quasi 1 studente su 4, ad esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé, quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione, come dimostra di sapere il 77% del campione interpellato. E se il 17% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere spenti, il 6% pensa che si possano usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di vedere invalidato l’intero esame.
Qualcosa di simile avviene con lo smartwatch. In questo caso è quasi 1 su 6 (il 17%) a pensare che l’orologio tech si possa indossare e usare tranquillamente al polso durante le prove scritte, basta che non sia connesso a Internet. Il 4% è invece convinto che si possa usare senza alcuna limitazione anche per accedere alla Rete. Se già la prima è una credenza errata, figuriamoci la seconda, che è una pratica assolutamente vietata. L’utilizzo dello smartwatch – di qualsiasi tipologia – è inibito tanto quanto quello del telefonino, eppure 1 studente su 5 è convinto del contrario.
L’obiettivo della campagna “Maturità al sicuro”, tuttavia, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla Maturità, ma anche di ricordare il regolamento d’esame il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione.
Senza dimenticare le fake news vere e proprie. Circa un quarto dei maturandi (26%) è convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone da remoto per capire chi sta copiando; cosa non corrispondente al vero. E addirittura quasi la metà (46%) ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che i commissari d’esame, se dovessero notare manovre illegali, hanno comunque il diritto di escludere i candidati colti in “flagranza di copiato”.
E poi c’è il grande, annoso, tema delle tracce d’esame. Specie di quelle dello scritto di Italiano. Sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online. Il 24% crede che gli argomenti vengano diffusi prima; il 4% pensa che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie. E oltre 1 su 3 immagina che il Ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto. Così non stupisce che circa 1 su 7 sia tentato, alla vigilia della Maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.
Ecco perché campagne come quella “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sgomberare il campo da convinzioni fuorvianti. Tutti messaggi, questi, racchiusi in uno short video costruito in linea con le tendenze social del momento, utilizzando un linguaggio più vicino possibile a quello dei protagonisti dell’esame. Il contenuto, che vede come protagonista lo youtuber ufficiale Nikolais, verrà pubblicato sulla piattaforma di Skuola.net e sui canali social Instagram, TikTok, Facebook, X della Polizia di Stato e del media per studenti.
Gli operatori del Commissariato di P.S. online anche quest’anno saranno a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete.
Link di riferimento e approfondimento:
Video promo “30 in formato orizzontale:
https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/66123350-2cbe-11ef-afe9-736d736f667